Gli espositori presenti ad Asia Fruit Logistica in queste ore stanno gradualmente lasciando anzitempo Hong Kong, ieri invasa da piogge torrenziali che hanno costretto gli organizzatori della fiera ad annullare la terza giornata prevista oggi.
“I disagi sono stati molti ma a macchia di leopardo. Per fortuna le aziende aderenti alla nostra collettiva non hanno subito gravi conseguenze”, afferma Luca Mari, project manager di Cso Italy, presente alla kermesse asiatica con una collettiva rappresentata da dieci aziende co-espositrici.
“I problemi maggiori sono stati nelle aree del centro storico della città e in particolare nella penisola di Caolun, dove molte linee della metropolitana sono state bloccate”, afferma Mari, che solo ieri affermava soddisfatto il buon esito della prima giornata di fiera (leggi news). “Il picco delle piogge è stato effettivamente tra le 23 e le 24 di ieri, come riportato dalle autorità locali, ma ha continuato a piovere per tutta la mattinata di oggi. Per fortuna però ora (ore 18 locali, ore 12 italiane) non piove più”.
“Le piogge torrenziali cadute nelle scorse ore credo abbiano colto di sorpresa: prima del fenomeno non erano state inviate allerte meteo particolari”, precisa il project manager di Cso Italy. “Ad ogni modo i collegamenti tra l’aeroporto e la fiera non sono stati interrotti. La fiera inoltre si è subito attivata per consentire agli espositori di recuperare i materiali lasciati nei padiglioni”.
Simone Bernardi, responsabile del progetto SmarMele (eViso) conferma: “Ci sono stati dei disagi questa mattina con alcune stazioni della metro chiusa”, afferma il manager piemontese che rivela: “Nell’hotel dove soggiornavamo è entrata un po’ di acqua nella hall e ha iniziato a salire proprio quando stavamo per andarcene”.
“La zona di Kowloon – conclude Bernardi – è stata allagata ed è stato diramato il Black Storm Warning che di fatto ferma tutte le attività in caso di maltempo estremo. Per il resto i treni per l’aeroporto funzionano regolarmente e i voli salvo eccezioni non sono stati cancellati”.
Emanuele Zanini
