ALLERTA PREZZI: ISMEA SMONTA L’IPOTESI “SPECULAZIONE”. FRUITIMPRESE: “MARGINI SEMPRE PIÙ RIDOTTI PER LE AZIENDE”

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Durante la Commissione Allerta Rapida sui Prezzi presieduta dal Garante dei Prezzi, Benedetto Mineo, ISMEA ha proiettato una presentazione che ha inquadrato la situazione del settore, sottolineando come molto improbabile che vi si sviluppi una speculazione, anche in periodi come questo caratterizzato da eventi atmosferici disastrosi ed inaspettati, grazie alla presenza sul mercato di prodotti provenienti da diverse origini, l’alto tasso di sostituibilità tra prodotti diversi e la concorrenza tra i fornitori che rappresentano una offerta molto frammentata.

Preoccupa la discesa dei consumi. Possibile una riduzione dei prezzi

Dai dati di ISMEA è emersa anche la preoccupante discesa nei consumi nei primi 5 mesi del 2023 accompagnata da un aumento dei prezzi dovuto all’incremento dei costi di produzione nell’ordine del 40% in più rispetto al 2020. Le previsioni per le prossime settimane evidenziano l’accesso sul mercato di buone quantità di prodotto provenienti dalle zone non interessate dagli eventi atmosferici e quindi una possibile riduzione dei prezzi.

BMTI: “Si temono conseguenze sui prezzi di pere e cachi”

Successivamente è intervenuta la Borsa Merci Italiana (Camere di Commercio) che ha sostanzialmente confermato i dati di ISMEA con qualche preoccupazione per i futuri prezzi di pere e cachi, prodotti tipici delle zone alluvionate. L’ISTAT ha evidenziato una inflazione generale nel mese di maggio del 7,6%, in linea con quella di marzo ed un andamento dei prezzi della frutta in linea con queste percentuali, in aumento del 13,8% a maggio i prezzi degli ortaggi. Si prevedono tassi in calo anche se con un ritmo molto rallentato. A questo proposito la Banca d’Italia ha sottolineato come, nonostante gli acquisti di ortofrutta rappresentino solamente il 6% della spesa dei consumatori, questo dato influenzi molto i loro comportamenti, trattandosi di acquisti ripetuti e frequenti.

Fruitimprese, confermando quanto emerso sulle modalità di formazione dei prezzi ottenute dai dati ISMEA e sul ruolo importante di calmiere dei prezzi dei prodotti di importazione – che sempre di più completano la gamma di fornitura a disposizione delle aziende – ha evidenziato come vi sia un’importante costante discesa dei margini dei produttori dimostrato dal confronto tra i costi di produzione ed i prezzi all’origine. Sul fronte delle previsioni di produzione, Fruitimprese ha sottolineato come gli eventi alluvionali siano intervenuti a carico di colture già falcidiate dalle gelate primaverili, mentre sono crescenti le preoccupazioni per alcune colture come le pere, prodotto tipico delle zone colpite dagli eventi atmosferici catastrofici delle ultime settimane.

Fruitimprese ha ribadito la necessità di interventi in tema di salvaguardia delle produzioni dalle crescenti avversità e dalle politiche ambientali europee rappresentate dalle proposte di regolamento SUR e PPWR che rischiano di compromettere irreparabilmente il settore, esortando infine il Governo a dare il via alla campagna di comunicazione istituzionale più volte annunciata a favore del consumo salutare di frutta e verdura.

Le associazioni dei consumatori dal canto loro hanno denunciato un livello crescente dei prezzi ben superiore a quello dei prezzi all’origine accusando la distribuzione di speculare sul settore. In conclusione il sottosegretario Mimit, Massimo Bitonci, ha confermato la volontà, già espressa dal MASAF , di avviare una campagna di comunicazione istituzionale per incentivare i consumi di ortofrutta.

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