"La gran parte dei marchi più noti dell’agroalimentare italiano sono di proprietà di cooperative": lo ha ricordato Giuliano Poletti (nella foto), presidente di Legacoop nazionale, concludendo i lavori della seconda assemblea nazionale dell’Alleanza Cooperative agroalimentari che si è svolta ieri mattina a Roma. Un patrimonio rilevante, quello della cooperazione agroalimentare.
Sia in termini di volumi e di fatturati, sia dal punto di vista culturale, identitario, paesaggistico. "Le agricolture sono tante – ha sottolineato il presidente di Alleanza Cooperative nazionale, Luigi Marino – e tutte da rispettare, ma vanno fatte scelte politiche anche guardando ai numeri. Va bene il chilometro zero, dove, peraltro, la cooperazione agroalimentare produce 2 miliardi di euro all’anno, ma va valorizzata l’agricoltura che modernizza, che esporta, che compete nei mercati internazionali e garantisce così il reddito dei produttori".
Ai lavori sono intervenuti il Ministro delle politiche agricole Mario Catania, il rappresentante della Fao per la cooperazione Nora Ourabah Haddad, il presidente della Cogeca (Confederazione delle cooperative agricole europee) Cristian Pees, l’on. Enrico Letta e Pier Ferdinando Casini, dell’Udc. Hanno inviato messaggi di saluto il segretario generale della Presidenza della Repubblica, il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro, il coordinatore degli assessori all’agricoltura delle Regioni italiane, Dario Stefàno.
"Il processo di unificazione – ha concluso Poletti – non può riguardare solo le rappresentanze: adesso tocca alle cooperative di unirsi e rafforzarsi. Il prossimo anno, in questo stesso appuntamento, potremmo fare un bilancio di quali risultati siano stati raggiunti anche da questo punto di vista. Perché dobbiamo trasformarci, innovare e non solo resistere in attesa che la crisi passi".
