ALÌ, ORTOFRUTTA SEMPRE PIÙ STRATEGICA (+17%). CANELLA: “BOOM DEI PIATTI PRONTI”

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L’ortofrutta è sempre più strategica nel mondo di Alì. A dimostrarlo sono i numeri. La catena distributiva veneta (associata a Selex gruppo commerciale), che conta 108 supermercati tra Veneto ed Emilia Romagna con oltre 3.200 dipendenti, nel 2015 ha chiuso un fatturato che supera un miliardo di euro, segnando un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente, nonostante il momento difficile che il mondo della distribuzione (e non solo) sta vivendo oggi. Un ruolo determinante alla crescita lo ha rivestito il comparto ortofrutta, che lo scorso anno è aumentato del 17% con un’incidenza media del 13% sul giro d’affari globale e in crescendo anno dopo anno.

Ad illustrare nei dettagli i motivi di questa continua ascesa del reparto di frutta e verdura all’interno della catena che nel Veneto ha una quota di mercato del 17% ci pensa Giuliano Canella (nelle foto, in quella in basso mentre riceve il premio come Protagonista alla serata degli Oscar della frutta a Matera), responsabile ortofrutta del gruppo Alì, e tra l’altro uno dei protagonisti del Corriere Ortofrutticolo premiati a Matera lo scorso 22 gennaio. “L’ortofrutta continua a rivestire per noi un ruolo strategico e in progressiva crescita. Nel 2015 ci sono state alcune referenze che si sono particolarmente distinte – spiega Canella che snocciola dati e percentuali con il segno “più” davanti. I piatti pronti (zuppe in primis) hanno fatto registrare a valore 1,5 milioni di euro con un incremento delle vendite di ben il 110% sull’anno precedente grazie all’aumento dell’assortimento, dello spazio espositivo e dell’implementazione di promozioni dedicate e mirate in store. Molto bene è andata anche la quarta gamma con un +17%”. Molto positivi anche i riscontri per il marchio privato di Alì, “Vale”. “Grande entusiasmo in termini di volumi espressi e fatturato hanno riservato anche i prodotti del territorio veneto (cui sono dedicati corner specifici e cartellonistica ad hoc nei vari punti vendita), in particolare asparagi e radicchi”, sottolinea Canella che aggiunge con orgoglio: “Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti e ci gratifica del lavoro che facciamo quotidianamente per garantire l’alta qualità dei prodotti che offriamo”.

canella bruniI segnali positivi trovano conferma anche in questo primo scorcio del nuovo anno. “Nel 2016 stiamo registrando una buona partenza con l’ortofrutta che segna un +7% nelle vendite malgrado il clima anomalo dell’inverno abbia spostato gli acquisti su banane (Chiquita e Dole sono i marchi che commercializziamo) e fragole (sia di provenienza italiana che estera e con confezioni diverse che vanno da 250 grammi a cassette da un chilo), prodotti che in questo periodo dell’anno di solito non registrano grandi numeri. Tutto questo a discapito degli agrumi, che, forse a causa del clima mite, stanno un po’ soffrendo”, spiega Canella. Tra i progetti di Alì rimane basilare la formazione continua del personale (nell’ultimo anno sono stati investiti 600 mila euro) con corsi dedicati (dai corsi di primo soccorso e sicurezza alla gestione dei punti vendita, dalla selezione delle risorse umane alle tecniche di vendita), oltre a piani sulla diffusione della cultura del territorio e marketing sui relativi prodotti.

Alì, infine, ha voluto condividere con i propri dipendenti i successi di vendite ottenuti nel 2015 riconoscendo ai propri collaboratori un premio complessivo da 800 mila euro.

Emanuele Zanini

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