ALBICOCCHE, IN EUROPA SARÀ UN’ANNATA SCARICA A CAUSA DEL CLIMA

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Le prime tendenze e previsioni di raccolto in Europa delle albicocche e delle pesche e nettarine sono diffuse, come ogni anno da quasi 30 anni, da Europech, che coordina i rappresentanti italiani, francesi, spagnoli e greci in occasione di MEDFEL. Quest’anno, a causa della crisi di COVID 19 e del rinvio di MEDFEL, le organizzazioni partner hanno deciso di offrire due conferenze stampa online per presentare le previsioni delle albicocche e quelle delle pesche e nettarine.

Quest’anno le condizioni climatiche sono state particolarmente complicate e hanno influito sul potenziale produttivo di albicocche in tutti i Paesi produttori.

In primo luogo, la mancanza di freddo invernale per i bacini di produzione del sud ha generato una fioritura eterogenea e spesso scarsa. Poi, alla fine di marzo e all’inizio di aprile, le gelate hanno colpito alcune zone di produzione, a volte con gravi ripercussioni sulla produzione.

Per questa campagna 2020 pertanto in nessun Paese si raggiungerà il potenziale produttivo ottimale.

Gli organizzatori di Europech hanno deciso di presentare online le previsioni di raccolto nell’occasione di due conferenze stampa:
Giovedì 30 aprile alle 16 per le previsioni di raccolta delle albicocche europee
Venerdì 22 maggio alle 16 per le previsioni del raccolto europeo di pesche/nettarine.

Per iscriversi alla conferenza stampa: httpss://forms.gle/DzU9nVqdrjDwrqY46

A seguito di queste conferenze stampa, i dati di previsione del raccolto saranno pubblicati sul sito web di Medfel www.medfel.com e sul sito web dell’AREFLH www.areflh.org.

 

Andando più nel dettaglio Europech ha analizzato la situazione prendendo in considerazione i principali Paesi produttivi.

GRECIA – Volumi stabili

La produzione di albicocche greche nel 2020 sarà in linea con quella dell’anno scorso. Alcuni danni causati dal gelo nella Grecia settentrionale e soprattutto in Macedonia saranno compensati dall’aumento della produzione in seguito all’entrata in produzione di nuovi frutteti. La Grecia meridionale (Peloponneso) non ha subito alcun danno. L’inizio della raccolta dovrebbe essere leggermente più avanti rispetto a quella del 2019.

SPAGNA – Produzione in calo, il clima ha inciso

Nella regione di Murcia, la principale area di produzione di albicocche in Spagna, si prevede un calo della produzione per il secondo anno consecutivo a causa della scarsa fioritura e della scarsa allegagione.
Questi problemi di produzione sono la conseguenza delle alte temperature di febbraio con valori massimi che hanno superato i 20° in alcune zone hanno raggiunto anche i 27°.
Anche le varietà precoci mostrano un anticipo di maturazione di circa 10 giorni rispetto all’anno scorso.
In altre regioni di produzione, come l’Aragona, si prevede un calo complessivo della produzione di albicocche dovuto alle gelate, soprattutto sulle varietà precoci.
Anche in Castilla-La Mancha si prevede che il raccolto sarà inferiore alla norma, ma superiore a quello dell’anno scorso, caratterizzato da forti gelate. In questa regione, le albicocche hanno subito danni da grandine a fine marzo e inizio aprile, che ostacoleranno la commercializzazione.
In Catalogna, negli ultimi 5 anni, le aree sono aumentate costantemente fino a raggiungere 1 859 Ha.
Le gelate di fine marzo (26 e 27) hanno causato danni alla frutta, danni diretti (frutta congelata e caduta) ma anche frutta che non si è sviluppata. L’impatto è molto eterogeneo a seconda dei comuni della provincia di Lleida. Gli appezzamenti più colpiti sono quelli più vicini ai fiumi e alle pianure.
Le previsioni di raccolta sono in fase di elaborazione e anche se i dati non sono convalidati (i frutti sono ancora in calo), la prima valutazione prevede un raccolto inferiore rispetto all’anno scorso.

ITALIA – Raccolto 2020 flagellato dal gelo

Lo scorso anno la produzione di albicocche in Italia è stata elevata, ma è stata influenzata in termini di qualità dalla grandine, che ha colpito in particolare la produzione nella prima parte del calendario.
La produzione di albicocche prevista per il 2020 è stata fortemente influenzata da vari eventi di gelo verificatisi a fine marzo e inizio aprile. Le regioni settentrionali dell’Italia sono state particolarmente colpite, ma anche le regioni centro-meridionali lungo la costa adriatica.
Anche prima delle gelate, si è registrata una fioritura minore del solito. In molti bacini di produzione era chiaro che la fioritura non era così alta come nel 2019 a causa dell’alternanza fisiologica. Inoltre, in alcune zone, l’inverno mite non aveva coperto le ore di freddo necessarie per l’inattività degli alberi.
Nel mese di marzo, il tempo è stato caratterizzato da una lunga fase di bel tempo e temperature al di sopra della norma, che ha portato ad un anticipo della fioritura, che è poi durata diverse settimane.
Per quanto riguarda le aree di produzione, dopo anni di aumento delle superfici, stiamo tornando ad una situazione di relativo equilibrio tra estirpazioni e nuovi impianti. Per il 2020, le aree in produzione in Italia sono stimate in 21 000 ha, un potenziale stabile rispetto al 2019. Naturalmente l’evoluzione delle aree varia da una regione all’altra, ma con scostamenti limitati rispetto all’anno scorso, il che porta a questa stabilità complessiva.

Francia

La campagna albicocche 2020 in Francia è stata influenzat a sua volta dagli effetti del clima. Si è registrato un inverno eccezionalmente mite con temperature massime superiori ai 20° o addirittura 25° a dicembre e poi di nuovo temperature miti all’inizio dell’anno.
In molte zone di produzione, in particolare nelle zone più meridionali come Crau, Costière o Roussillon, le esigenze di freddo di molte varietà non sono state soddisfatte, con conseguente fioritura irregolare, molto lunga, spesso con gemme malformate o necrotiche.
Poi, a fine marzo, alcune zone del nord del Gard, ma soprattutto Vaucluse, Drome, Baronnies, Isère e Ardèche hanno subito diversi episodi di gelo. I frutteti protetti sono stati parzialmente salvati, la stessa cosa per alcuni frutteti di collina ma per il resto il danno è stato importante.
I dati di previsione delle colture sono in fase di elaborazione nelle aziende agricole e nelle OP, ma si prevede che la produzione sia già ben al di sotto del potenziale produttivo.
Se la stagione era cominciata con una fioritura anticipata, il maltempo ha spostato il calendario a date più normali, con inizio della raccolta intorno al 15-20 maggio nelle zone più precoci.

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