ALBICOCCHE, AGRICOR: CAMPAGNA SODDISFACENTE, PREMIATE LE NUOVE VARIETA’

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La campagna albicocche 2023, partita male per eccesso di precipitazioni e assenza di sole, si è raddrizzata dopo il 20 giugno e si conclude in modo soddisfacente, con le varietà tardive, in questa prima settimana di agosto.

Nella piana di Sibari, negli impianti della OP Agricor, il lavoro è stato molto impegnativo ma alla fine il risultato più importante, quello di immettere sul mercato varietà selezionate e attentamente testate, che premiano il gusto e dunque vanno incontro alle aspettative del consumatore, è stato raggiunto.

“Per noi – afferma Natalino Gallo, presidente della OP – la campagna albicocche 2023 va considerata uno spartiacque perché possiamo ritenere completata la riconversione varietale che ci ha impegnato per tutti questi ultimi anni. Non sono mancate difficoltà, con varietà che non hanno dato i risultati attesi per quello che più conta ovvero il gusto e che stiamo definitivamente abbandonando. Nello stesso tempo abbiamo proceduto ad eliminare varietà obsolete. Mi auguro che per i prossimi anni, con le nuove varietà selezionate e messe in produzione, oltre 20, comprese le precoci e le tardive, Agricor sarà competitiva ai massimi livelli per questo prodotto di cui possiamo ritenerci a buona ragione specialisti. Abbiamo svolto, in particolare, un grande lavoro sulla famiglia delle varietà rosse. Il quadro che abbiamo davanti è chiaro, tutto ciò che abbiamo fatto lo abbiamo fatto per il consumatore, nel rispetto di un consumatore che vuole mangiare frutta buona e sana”.

Varietà come le dolci Faralia, le rosse Flopria, Swired e Delice Cot, le croccanti Nelson, di un bel colore rosso acceso, le bicolori Orange e Madrigal, le gustose e grosse Cocot, e molte altre sono entrate con successo nel paniere di Agricor, ottenendo valutazioni elevate da parte di panel di specialisti e riscontri di mercato decisamente positivi.

“Siamo sulla buona strada ma il lavoro per valorizzare le albicocche che fanno la differenza per il loro gusto non è concluso. Dobbiamo – sottolinea Natalino Gallo – raggiungere un maggiore equilibrio tra mondo produttivo e distributivo. Dobbiamo cioè evitare che siano premiati a livello di reddito frutti che non hanno qualità e gusto, magari solo perché arrivano primi sul mercato (alla fine danneggiandolo) mentre d’altra parte, possono spuntare prezzi inferiori, varietà che arrivano dopo ma che hanno tutto per incontrare le aspettative del consumatore. Non faremo la corsa per arrivare per primi sul mercato, partiremo al tempo giusto anche l’anno prossimo, non prima del 20-25 maggio, per essere competitivi sulla qualità per tutta la stagione”.

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