ALBA (ORANFRIZER): “IN CALABRIA ARANCE SOLO PER OTTENERE CONTRIBUTI TRUFFA”

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“Le arance coltivate in Calabria e in particolar modo a Rosarno sono frutto solo di illegali compensazioni Agea (ed ex Aima). La Coldiretti questo lo sta dimenticando”. Sebastiano Alba (nella foto), amministratore unico di Oranfrizer, una delle più importanti aziende siciliane dedite alla produzione e commercializzazione di agrumi, non ci sta.

E sulla presa di posizione dell’associazione che sottolinea come a Rosarno i succhi vengono sottopagati per la pressione delle multinazionali a soli otto centesimi al chilo (leggi news), Alba replica che “in Sicilia le arance rosse che prendono la via delle industrie di trasformazione viene pagata 8 centesimi. Un prodotto unico ma che sono solamente scarti di produzione. Il 70% del prodotto viene commercializzato in Italia, nei mercati e nella grande distribuzione nazionale ed estera”.

L’amministratore di Oranfrizer attacca l’associazione sottolineando come “forse alla Coldiretti continuano a dimenticare che gli agrumi in Calabria non sono mai stati di qualità e che gli impianti realizzati sono serviti solo a creare le cosiddette “truffe Aima e Agea”. Solo per questo in Calabria sono state prodotte arance bionde, moro, Valencia etc. Solo per avere i contributi. Ed è già tanto che nella Locride e dintorni le arance vengano pagate 8 centesimi. Per fortuna che negli ultimi anni si è alzato il livello dei controlli e sono state tolte le integrazioni e sono stati concessi solo aiuti al reddito”. (Em.Zan.)

 

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