AGRUMI, IN SPAGNA FORTI PERDITE A VALENCIA. BOOM DELL’EXPORT EXTRA UE, CANADA IN TESTA

Condividi

In Spagna calo generalizzato dei volumi guidato da forti perdite nel Valenciano, aumento delle esportazioni verso Paesi terzi con il Canada a dominare la scena e quotazioni lievemente al rialzo. Questi i principali punti che hanno caratterizzato la campagna agrumicola spagnola 2017/2018 secondo i dati del Comitato nazionale di gestione agrumi (Cgc) aggiornati al primo aprile scorso.

Complessivamente, risultano commercializzate 1.995.413 tonnellate (-1,8% rispetto all’anno scorso) di cui 235mila (+10%) destinate all’export verso i Paesi terzi che servono ad alleggerire il mercato europeo, principale destinazione con quotazioni leggermente in rialzo.

“Il calo dei volumi prodotti – si legge in una nota del Comitato – segue la flessione globale dovuta alla siccità e alle fitopatologie come la Tristeza. In Spagna, le perdite maggiori si sono registrate nel Valenciano con -20,3% ma hanno riguardato tutte le principali regioni produttrici: -2,8% in Andalusia, -2% a Murcia”.

Crescono le esportazioni verso Paesi terzi, più remunerativi. In Canada si registra un vero e proprio boom con +60% rispetto all’anno scorso pari a 17mila tonnellate in più. Cresce anche la Norvegia con + 10mila tons (+45,7%) per un totale di oltre 32mila”.

Più moderato l’andamento dei principali mercati maturi che comunque si considerano consolidati: la Svizzera, che è il primo Paese terzo dell’export degli agrumi spagnoli, cresce del 5,5% con circa 50.000 tons mentre gli Stati Uniti registrano un flessione dell’8% con circa 19.000 tonnellate.

La prima parte della campagna si è chiusa anticipatamente per le varietà tardive di clementine la cui raccolta è finita a gennaio anziché febbraio, lasciando spazio ad altre varietà di mandarini e ad altri competitor come il Marocco che è sempre più aggressivo sul mercato Ue.

“Si segnala che le clementine – chiarisce il Comitato – hanno una campagna sempre più breve a causa dei cambiamenti climatici che riducono la vita commerciale del prodotto. Da 90 giorni di raccolta siamo arrivati a 60”.

Le arance sono il prodotto che con le clementine guida la crescita dell’export verso i Paesi terzi (rispettivamente +19,2% e +9,2%), probabilmente anche a causa della forbice eccessiva tra prezzo al produttore e quello finale che offre il mercato Ue. Tuttavia l’evoluzione delle vendite e dei consumi europei ha subito un rallentamento rispetto ad altri anni.

“Nell’ultima parte della campagna – conclude la nota del Comitato – che si protrarrà fino a luglio con le Navel tardive e le Valencia Late, sarà estremamente difficile difendere, sul mercato comunitario, i prezzi al produttore dall’aggressività commerciale del prodotto egiziano e dei Paesi del bacino Mediterraneo che hanno costi di produzione molto inferiori”.

Mariangela Latella

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE