AGRUMI IN CINA, LAUDANI: “FONDAMENTALE ALLUNGARE SHELF LIFE DELLE ARANCE PIGMENTATE”

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L’apertura del mercato cinese agli agrumi italiani (leggi news), ufficializzata ieri dal Mipaaf e dal ministero della Salute che hanno firmato un protocollo d’intesa riguardo i requisiti fitosanitari per l’export di agrumi italiani nel Paese della Grande Muraglia, apre nuovi scenari al settore.

Ne è convinto anche Salvo Laudani (nella foto), marketing manager di Oranfrizer, una delle principali realtà italiane nella produzione e commercializzazione di arance, che tuttavia preferisce rimanere cauto sull’effettiva possibilità di esportare in maniera efficiente fin da subito la frutta, soprattutto le arance pigmentate. Sulla carta il viaggio, al momento previsto in nave, durerebbe una quarantina di giorni. “Per il comparto è un’ottima notizia – premette – poter entrare in un mercato dalla grandi potenzialità. Tuttavia l’aspetto della logistica rimane cruciale, specie per un prodotto distintivo come le arance rosse, che su quei mercati possono offrire un valore aggiunto importante, ma che è giusto ricordare hanno anche una conservabilità e resistenza ai lunghi viaggi inferiore rispetto per esempio alle arance bionde”.

Il punto per Laudani sarà “lavorare sulla genetica e sulle tecniche colturali per creare varietà con una shelf life più lunga che permetta di affrontare distanze simili senza troppe incognite. È una sfida stimolante, che vedo bene in prospettiva e che potrà generare interessanti volumi in esportazione. Ora si dovrà lavorare sulla gestione pre-arrivo del prodotto in Cina e sulla ricerca. Un investimento per il futuro”.

Emanuele Zanini

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