AGRUMI: APPROVATO L’ACCORDO INTERPROFESSIONALE SUI SUCCHI

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Lieve flessione della produzione agrumicola per la campagna 2014-2015, con una qualità superiore rispetto all’annata precedente. Difficile invece stimare i danni causati dai forti venti causati dal ciclone della scorsa settimana che ha investito parte della Sicilia orientale, che potrebbero incidere sulla diminuzione dei volumi.

E’ quanto emerso dalla riunione di ieri dei comitati congiunti di Ortofrutta Italia, l’organizzazione interprofessionale per l’ortofrutta italiana che si è svolta nella sede del Maas, i mercati agroalimentari Sicilia, a Catania.

Nell’incontro, dove erano presenti tutti i rappresentanti della filiera, dalla produzione all’industria, dai mercati alla distribuzione, è stata proposta la replica della comunicazione istituzionale, già effettuata con le pesche, anche a sostegno delle arance: è necessario sostenere il consumo di prodotto italiano. Per lo stesso motivo all’unanimità tutta la filiera ha approvato l’accordo interprofessionale sulla produzione di succhi, che obbliga l’indicazione in etichetta dell’origine del prodotto trasformato e l’istituzione di un registro riepilogativo dell’origine e dei volumi dei prodotti destinati all’industria.

“L’indicazione di origine del prodotto in etichetta – ha sottolineato Giuseppe Guagliardi (nella foto a fianco), in rappresentanza di Fedagro – è l’elemento principale per gli acquisti consapevoli dei consumatori. Consumare prodotto italiano è fondamentale non solo per la nostra economia ma per la certezza dell’origine del prodotto”.

“La comunicazione istituzionale per il consumo di prodotti italiani – ha spiegato Nazario Battelli (nella prima foto in alto), presidente di Ortofrutta Italia – è elemento di garanzia e sostenibilità delle produzioni ortofrutticole”.

Con l’obiettivo di incentivare e sostenere il consumo di un prodotto estremamente genuino e con notevoli proprietà salutistiche (i succhi), infine, i comitati chiedono alle istituzioni l’adeguamento dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) al 4% dei succhi naturali (100%).

“E’ auspicabile che il legislatore adegui l’iva sui succhi naturali – ha spiegato Giuseppe Campisi, coordinatore Ortofrutta Italia – per incentivare e sostenere il consumo dei succhi naturali”.

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