Nel 2014 l’export di prodotti agroalimentari della Spagna è stato superiore ai 33 miliardi di euro, di questi oltre 15 miliardi derivano dal commercio di prodotti ortofrutticoli. Una cifra record, di gran lunga superiore ad altri comparti del settore: quello delle carni ha registrato un export di circa 4,6 miliardi di euro, quello dell’olio d’oliva di 2,9 miliardi mentre per il vino si sono raggiunti appena i 2,5 miliardi di euro.
E’ questo il quadro che emerge da uno studio elaborato da Hortoinfo sulla base dei dati rilasciati dal servizio statistico Estacom. Il comparto ortofrutticolo si conferma quindi il più importante dell’intera industria agroalimentare iberica, contribuendo a produrre quasi la metà – il 44,63% per la precisione – dell’intero fatturato del settore. In termini di volume tale primato risulta ancora più evidente: lo scorso anno il comparto agroalimentare ha registrato un export pari a 27,5 milioni di tonnellate, di questi 17,7 milioni corrispondono a prodotti ortofrutticoli, 2,2 milioni provengono dal commercio di vino, 1,9 milioni da carne, 1,2 milioni dalla vendita di olio d’oliva e circa 1 milione di tonnellate da pesce e frutti di mare.
Negli ultimi 10 anni i ricavi derivati dalle esportazioni di prodotti ortofrutticoli sono aumentati di 5,5 miliardi di euro, in aumento del 57,97% rispetto al 2005, quando tale cifra era di appena 9,5 miliardi di euro. La crescita maggiore è stata registrata per la frutta fresca, passata da 1,7 a 3,3 miliardi di euro (+92,16%) mentre per gli ortaggi freschi l’incremento è stato pari al 33,61%, da 3,2 a 4,3 miliardi di euro. Una crescita del 34,1% è stata infine riscontrata anche per gli agrumi, le cui esportazione sono aumentate dai 2,1 miliardi di 10 anni fa ai 2,8 miliardi di euro dello scorso anno.
Chiara Brandi