“Il progetto sulle pere Opera e il suo direttore Luca Granata possono essere esempi da seguire anche per altre filiere. Agrinsieme ci crede. L’agricoltura deve trovare queste forme di sintesi”. A dichiararlo è stato Mario Guidi, intervenuto questa mattina all’incontro, svoltosi a Roma nella sede della Cia, organizzato da Agrinsieme per ufficializzare l’ingresso all’interno dell’associazione di Copagri.
Con l’entrata della confederazione dei produttori agricoli salgono a sei le organizzazioni aderenti all’accordo interassociativo: oltre a Copagri, presieduta da Franco Verrascina, all’interno di Agrinsieme ci sono Cia (Confederazione italiana agricoltori), Confagricoltura, Agci-Agrital (associazione generale cooperative italiane settore agro ittico alimentare), Fedagri-Confcooperative e Lega Coop.
L’intervento di Guidi, che ha sottolineato la necessità di accelerare sul processo di aggregazione delle imprese prendendo a modello appunto anche il mondo delle pere, ha preceduto il passaggio di consegne in merito al coordinamento di Agrinsieme che passa dal presidente di Confagricoltura a Dino Scanavino, numero uno della Cia. La carica assunta da Scanavino durerà un anno ed è a rotazione.
Grazie anche al nuovo ingresso, Agrinsieme rappresenta il 40% della produzione agricola nazionale, con 1.750.000 associati, di cui 1,1 milioni di aziende agricole, con oltre 5 mila cooperative. Le organizzazioni aderenti Agrinsieme rappresentano oltre la metà delle aree coltivate in Italia e sviluppano un fatturato complessivo che raggiunge i 34,5 miliardi di euro.
Nel corso dell’incontro Giorgio Mercuri, presidente dell’Alleanza delle Cooperative, ha ricordato inoltre il peso dell’embargo russo che ancora grava sui mercati e che dovrebbe durare almeno fino al prossimo 7 agosto.
“Ma ci sono poche possibilità che l’embargo venga ritirato – ha affermato Mercuri. Difficilmente verrà abrogato. Il governo non sta tenendo sufficientemente in considerazione questo provvedimento che sta penalizzando notevolmente il settore”.