AGRICOLTURA BIODINAMICA IN FORTE CRESCITA, IL SUO RUOLO NEL GREEN DEAL

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Nel settore della bioagricoltura, l’agricoltura biodinamica è un segmento in forte crescita. Il monitoraggio del trend di crescita della biodinamica è un caso di studio interessante per 3 fattori: esporta nei mercati più remunerativi il 95% delle sue produzioni italiane; registra straordinarie performance economiche (13.309 euro ettaro rispetto alla media nazionale di 3.207); i suoi standard applicano già le principali indicazioni della Strategia Farm to Fork per il Green Deal europeo, recentemente individuate dalla Commissione UE e che costituiscono una sfida non semplice per le imprese agricole.

La combinazione tra valorizzazione del prodotto di qualità e raggiungimento degli obiettivi del Green Deal UE è una sfida centrale, che vede l’Italia favorita proprio dal carattere della sua agricoltura di qualità e dalla leadership in bioagricoltura che ne fa il primo paese per export di prodotto biologico e biodinamico.

La questione è emersa oggi durante l’incontro sulla bioagricoltura organizzato da Coldiretti alla presenza della Ministra Bellanova, funzionari del Ministero e parlamentari della Commissione Agricoltura, nel quale Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, ha presentato i dati di alcune indagini: quella sui risultati definitivi 2019; quella sui fabbisogni formativi svolta dall’agenzia formativa APAB e quella per l’attività di ricerca e studio del settore pubblicata nel Bioreport del MIPAAF.

Le aziende che in Italia applicano tecniche biodinamiche sono stimate in 4.500 (fonte Bioreport MIPAAF 2018) e il dato è in crescita. La crescita si spiega con le performance economiche esemplari delle aziende biodinamiche, che attraggono sempre più imprese. Dall’ultima indagine sulla Biodinamica pubblicata sul Bioreport il fatturato medio per ettaro di un’azienda certificata biodinamica risulta di 13.309 euro, di gran lunga superiore sia al PLV di un’azienda biologica (2.441 euro), sia a quello di un’azienda convenzionale (3.207 euro). La biodinamica si offre quindi come un caso di studio per facilitare i processi di miglioramento continuo delle performance economiche dell’agricoltura italiana, coerentemente con la vocazione di alta qualità del comparto agricolo nazionale e con la sfida del Green Deal UE.

Il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, ha insistito sul ruolo strategico della biodinamica come caso esemplare per lo sviluppo del biologico e dell’agricoltura italiana. Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, intervenendo ha dichiarato:

“L’Agricoltura biodinamica è riconosciuta dai regolamenti europei del biologico, di cui rappresenta l’origine. Con la crescita della richiesta e l’espansione del mercato biodinamico, diviene ora necessaria un’azione sistemica per la ricerca, la formazione e politiche attive in agricoltura biodinamica rivolte ad agricoltori e operatori che sempre in maggior numero chiedono di entrare nel sistema”. Di seguito alcuni dati relativi al 2019 sul campione delle aziende certificate, dati che forniscono l’andamento complessivo del settore biodinamico in Italia. Dal 2016 al 2019 le imprese certificate da Demeter sono cresciute del 27,9%, di cui le aziende agricole del 16,5%, mentre i trasformatori hanno registrato un +43%, e i Distributori un +28,3%.

A luglio di questo anno è stata istituita la Società scientifica di scienze biodinamiche, che vede l’adesione di docenti e ricercatori da diverse istituzioni italiane. Lo scopo è facilitare la ricerca e migliorare le performance di un segmento dell’agricoltura italiana particolarmente performante.

Su questi temi, il 12 novembre si terrà a Firenze, nel Salone dei 500 di Palazzo Vecchio, il 36° Convegno di Biodinamica, che vedrà la partecipazione di ricercatori di varie istituzioni europee, rappresentanti delle organizzazioni agricole e imprese d’eccellenza dell’agroalimentare.

Il movimento biodinamico è presente in oltre 60 paesi nel mondo. In Italia è rappresentato da due storiche organizzazioni. L’associazione per l’Agricoltura biodinamica, fondata nel 1947, che si occupa di consulenza, formazione, ricerca e divulgazione del metodo biodinamico e Demeter Italia, associazione fondata nel 1984, per tutelare e certificare la qualità biodinamica. L’Italia è il primo esportatore europeo di prodotto biodinamico. Dato che rende urgente l’istituzione di un insegnamento in agricoltura biodinamica, così come avviene nei paesi del Centro e Nord Europa. Dal 1994 opera APAB, agenzia formativa, che svolge la sua attività nella formazione professionale, anche in collaborazione con l’Associazione per l’agricoltura biodinamica. Quest’ultima a sua volta svolge una serie di attività formative professionalizzanti, anche in sinergia con Demeter Italia. Nel 2017 è stata fondata Agrifound, organizzazione per la ricerca in Agricoltura biodinamica. Sussiste un sistema di filiera integrata in cui le aziende agricole sono localmente collegate agli altri segmenti produttivi presenti su tutto il territorio nazionale. Questo rende possibile un vasto coinvolgimento di aziende agricole nei progetti di sviluppo, valorizzando in modo paritario gli aspetti teorici e pratici delle competenze. Un importante contributo allo studio del  caso biodinamico viene dai bandi MIPAAF, con progetti di ricerca in cui le aziende biodinamiche ricoprono il ruolo di stakeholder.

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