AGRICOLTORI ITALIANI, “MANTENERE ALTA L’ATTENZIONE SULLE CRITICITÀ DEL SETTORE”

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“Finita la campagna elettorale per le elezioni europee è finita anche “l’attenzione politica“ alle problematiche del settore agricolo”.

“A sostenerlo è il presidente regionale degli Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna Daniele Pasini. “Problematiche che le manifestazioni spontanee degli agricoltori nei mesi invernali hanno evidenziato e messo in risalto a livello mediatico, tanto che molte associazioni di categoria ufficiali, si sono affrettate a “riciclare” ed utilizzare anche durante la lunga campagna elettorale europea (vera certificazione dell’origine del cibo italiano, giusto prezzo per i prodotti agricoli, moratorie per i debiti delle aziende, una vera soluzione all’invasione della fauna selvatica, stop al fotovoltaico a terra in modo discriminato).
Slogan utilizzati soprattutto dalla Coldiretti, l’unica organizzazione agricola, che aveva ufficialmente detto, in diretta radiofonica per bocca del Presidente nazionale, pochi giorni primi dell’inizio delle “proteste dei trattori”, che nell’Italia agricola, problemi di sorta non ce n’erano”.

Daniele Pasini

“E’ sintomatico che poi, nel giro di poche settimane, con l’espandersi in tutta Italia delle proteste dei trattori in strada, si sia passati dal “no problem” ai tanti problemi da risolvere. Gli agricoltori italiani, nonostante il tentativo di delegittimazione, di chi pretende di avere il primato della rappresentanza agricola (fine a se stessa) continueranno a mettere in evidenza le contraddizioni e l’inefficienza della rappresentanza agricola e di quella politica, che è alla ricerca di solo consenso e non di una vera e rapida soluzione delle annose questioni agricole irrisolte da decenni, che hanno portato l’agricoltura italiana a perdere primati produttivi (vedi settore lattiero-caseario, bieticolo saccarifero
ed ortofrutticolo) e competitività. Riteniamo che sia fondamentale che gli agricoltori italiani continuino a mantenere alta “l’attenzione e la tensione” sulle criticità del settore e a denunciare, come nel caso dell’esclusione dei professionisti dalla gestione dei fascicoli Pac, qualsiasi tentativo di egemonia o di attacco alla libertà di scelta delle aziende, in barba a qualsiasi regola sulla libera concorrenza.
Rivendichiamo con orgoglio e fermezza il parziale dietro front di Agea che ha reintrodotto la possibilità dei professionisti del settore di poter presentare molte delle domande previste dei vari regolamenti Pac (PSR strutturale, OCM vino, SIB, SQNPI, quaderno di campagna, OCM miele, AGRICAT, registro telematico vino, domande PNRR).

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