AGLIO, GRUPPO ITALO-FRANCO-SPAGNOLO A VOGHIERA: “SERVE ORGANIZZAZIONE EUROPEA DEI PRODUTTORI PER VALORIZZARE IL PRODOTTO”

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Primo incontro dell’anno del gruppo di contatto italo-franco-spagnolo dell’aglio a Vogiera (Ferrara). Nella due giorni, tenutasi il 18 e 19 aprile scorsi, i rappresentanti dei tre Paesi hanno discusso degli aspetti produttivi e commerciali dell’aglio e come i produttori europei possono unirsi in un percorso aggregativo comune che mira a valorizzare l’aglio europeo.

Prodotto oggi minacciato dalla concorrenza cinese. Nel mondo è la Cina il primo paese produttore con 17,5 milioni di tonnellate, circa il 75% della produzione mondiale, che alimenta anche una forte corrente di esportazione verso l’Europa e che spesso è in grado di influenzare il prezzo dell’aglio sul mercato mondiale. In Europa è la Spagna il primo paese produttore in con circa 140.000 tonnellate prodotte prevalentemente nelle regioni di Castiglia-La Mancha e Andalusia. La Spagna è anche primo paese esportatore europeo e destina la sua produzione prevalentemente al mercato italiano ed a quello francese, oltre a quello del Regno Unito e tedesco. In Francia la produzione si attesta intorno alle 20.000 tonnellate; di queste, circa l’80 % è di aglio bianco, coltivato soprattutto nel Sud Est e nel Sud Ovest del Paese. In Italia, su di una superficie di 2980 ettari nel 2012 sono state prodotte 27.000 tonnellate, non sufficienti per soddisfare il fabbisogno interno visto che circa 1/3 della produzione italiana viene esportata.

La prima giornata dei lavori è stata dedicata alle visite tecniche presso le imprese aderenti al Consorzio dell’Aglio Bianco di Voghiera  costituito da imprese di piccole e medie dimensioni che individualmente coltivano e confezionano il prodotto secondo le indicazioni del consorzio che ne cura l’immagine e la valorizzazione. 
Nella seconda giornata gli operatori del settore – coordinati da Luciano Trentini del CSO – hanno posto l’attenzione sulle difficoltà commerciali dell’anno 2012, dove i prezzi di mercato hanno subito una flessione rispetto all’anno precedente. Ciascuna delegazione ha inteso spiegare le motivazioni di ordine produttivo e commerciale.
Per l’Italia, Francesco Delfanti, del gruppo Delfanti Trade, ha spiegato come un 2012 caratterizzato da un inverno particolarmente nevoso ed un andamento estremamente siccitoso del periodo primaverile estivo abbia condizionato la produzione. Al secondo punto all’ordine del giorno si è discussa l’opportunità di dare vita ad una organizzazione europea dei produttori di aglio per difendere gli interessi di un prodotto che può vantare numerosi riconoscimenti di qualità quali l’aglio Bianco di Voghiera DOP, oppure l’aglio Bianco Polesano DOP, mentre troppa produzione italiana ed europea non viene sufficientemente valorizzata e l’immissione sul mercato non è sufficientemente programmata, cosicché non sempre si riesce a remunerare convenientemente gli agricoltori.
La discussione ha posto poi in evidenza come in Francia e in Spagna oggi esistano associazioni che raccolgono le istanze dei produttori e di coloro che immettono il prodotto sul mercato. Erano presenti Christiane Pieters, presidente di ANIAIL in rappresentanza della delegazione francese, e Antonio Escudero  presidente ANPCA e Iulio Bacete in rappresentanza del Tavolo Nazionale dell’Aglio, per la Spagna.
In Italia esiste sempre l’atavica difficoltà di fare sistema e questo non sempre consente di operare nelle migliori condizioni. Oggi le politiche si fanno a Bruxelles, hanno  ricordato alcuni dei partecipanti, quindi è necessario che il gruppo di contatto preveda di utilizzare anche le reti esistenti a livello europeo a cui portare le istanze per rendere più competitiva per la produzione europea. Ugualmente si è posto al centro dell’attenzione le problematiche fitosanitarie per le quali è necessario creare una rete di conoscenze che consenta di risolvere alcune delle difficoltà più impellenti, come la necessità di disporre di seme sano; parimenti pare opportuno realizzare studi più approfonditi per risolvere le problematiche legate al diffondersi del Fusarium proliferatum, e anche  di altre patologie che possono minare l’espansione di questa specie.
“La presenza all’incontro di alcuni rappresentanti del Consorzio dell’Aglio Rosso di Sulmona e del Consorzio dell’aglio Bianco Piacentino” ha affermato Luciano Trentini, “sarà anche l’occasione  per un futuro momento di confronto su temi legati alla valorizzazione dell’aglio facendo conoscere il suo valore non solo come condimento ma anche per gli effetti benefici che questo apporta alla salute dei consumatori”. In conclusione dei lavori, Cristiane Pieters di ANIAIL ha annunciato che il prossimo incontro si svolgerà in Francia ad ottobre per approfondire gli argomenti già trattati in modo da essere preparati alle sfide del futuro.

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