A partire dal 1° marzo è entrato in vigore l’accordo commerciale tra l’Unione Europea e il Perù. Secondo il Commissario Europeo a Lima il principale vantaggio del nuovo sistema sarà il miglioramento delle condizioni di commercio e investimento stabiliti nell’accordo, che prevede uno scenario stabile, trasparente e prevedibile per entrambe le parti.
Il Ministero di Commercio Estero ha dichiarato che l’accordo include disposizioni relative alla protezione dei diritti umani e allo stato di diritto, necessari per applicare effettivamente gli accordi internazionali in materia di diritti lavorativi e di protezione ambientale. Inoltre, sono state anche negoziate altre discipline relative a regole d’origine, ostacoli al commercio, misure sanitarie e fitosanitarie, movimento di capitali, proprietà intellettuale, soluzione di controversie.
Da evidenziare che il commercio UE-Perú è cresciuto negli ultimi anni. Nel 2011 ha raggiunto 9,2 miliardi di euro, che rappresentano il 16% del volume del commercio peruviano. L’Unione Europea è la terza fonte di importazioni peruviane, principalmente di macchine e attrezzature per l’industria in generale e veicoli di trasporto, mentre è la principale destinazione di prodotti minerari. L’accordo rappresenta un’opportunità importante per le esportazioni agricole e ittiche peruviane che attualmente sono circa la terza parte delle esportazioni totali del Perù verso l’Unione Europea. Con l’accordo si è ottenuto l’accesso di favore per il 99,3% dei prodotti agricoli e per il 100% dei prodotti industriali L’Unione Europea continua ad essere il maggiore investitore in Perù con il 51,8% del totale degli investimenti diretti esteri, concentrato principalmente nei settori delle telecomunicazioni, delle industrie estrattive e finanziario. (fonte: Ice)