"Si abroga di fatto una delle poche leggi che, concretamente, avevano posto parametri di trasparenza e di sicurezza nella transazioni tra produttori agricoli e acquirenti". E’ questo il commento di AIAB alla nota del Ministero dello Sviluppo economico con cui si mette fine al periodo di sicurezza di retribuzione e di pagamento rispetto alle transazioni dei prodotti agricoli.
Processo iniziato il 24 ottobre scorso, con l’emanazione dell’articolo 62 che regolava i tempi di pagamenti sia per i prodotti freschi che per i prodotti agricoli secchi.
"Questa nota costituisce un enorme passo indietro e riporta ad una maggiore insicurezza economica gli operatori agroalimentari che vedono allungarsi i tempi di pagamento dei loro prodotti e dovranno sempre più spesso ricorrere alle banche per coprire i propri costi, in attesa di veder pagato ciò che hanno venduto" – dichiara Caterina Santori (nella foto), vice presidente di AIAB. E’ per questo che AIAB proseguirà nell’opera di sensibilizzazione e promozione di filiere garantite, non solo per garantire la provenienza da agricoltura biologica, ma anche per assicurare una tempistica certa di pagamento degli operatori".