AAA FRAGOLE CERCANSI: UN’OPPORTUNITÀ INASPETTATA

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Dopo un inizio di campagna segnato da qualche incertezza, la stagione fragolicola italiana sembra essersi avviata per il verso giusto: a partire dalle ultime settimane di aprile, la carenza di prodotto spagnolo e la maturazione graduale di quello nostrano – entrambe conseguenza di condizioni meteorologiche difficilmente prevedibili – hanno sostenuto la domanda, garantendo livelli di prezzo soddisfacenti e in costante aumento: dai 2,60 euro/kg per il cestino premium da 500 gr dell’ultima decina di giorni di aprile, ai 2,80 dei primi di maggio, fino ai 3,40 euro/kg della settimana in corso.
Le alte temperature registrate nella zona produttiva di Huelva in Spagna, con punte oltre i 30 gradi, hanno compromesso la tenuta del prodotto facendo entrare in sofferenza le catene di approvvigionamento della GDO di mezza Europa.
A risentirne maggiormente è la Grande Distribuzione nord-europea, per ragioni strettamente geografiche: distando, in media, più di due giorni di camion dalle zone di produzione e confezionamento, i Ce.Di delle catene d’oltralpe sono costretti a respingere, al controllo qualità, un prodotto che era partito sano; con buona pace dei produttori, costretti il più delle volte ad assorbire i costi di smaltimento della merce, che nella migliore delle ipotesi si aggirano intorno ai 25 centesimi di euro per chilo; oltre, ovviamente, alla mancata vendita.
Il vuoto di offerta creatosi a livello europeo in conseguenza al calo delle esportazioni spagnole, ha avvantaggiato la produzione nostrana sia sul mercato interno che, a maggior ragione, nel segmento dell’esportazione; le temperature miti registrate in Italia nei primi giorni di maggio hanno garantito, infatti, una accettabile tenuta del prodotto e modulato i picchi produttivi, a tutto vantaggio del potere contrattuale dei produttori; (come poi il perdurare del tempo instabile influirà sulla qualità, sarà tutto da vedere..).
Certamente, per ragioni strutturali, l’offerta italiana non ha la capacità di rimpiazzare il prodotto spagnolo nei mercati d’oltralpe, soprattutto nel periodo in cui la domanda è più forte (in Germania, ad esempio, in vista della Festa della Mamma del 14 maggio la richiesta di fragole aumenta sensibilmente, trattandosi del tipico dono che i bimbi portano a casa). Ciò nonostante, i fatti dimostrano che quella “italiana” rimane una fonte di approvvigionamento imprescindibile per la domanda europea di frutta (e verdura); sebbene la cautela, e pure la scaramanzia, nel mondo dell’ortofrutta siano d’obbligo.. perché, per rimanere in tema, “una rondine non fa primavera, né la fa un solo giorno di sole”…

Cosimo Papa

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