A BRUXELLES RUMORS SUL NUOVO COMMISSARIO ALL’AGRICOLTURA: CRISTOPHE HANSEN IN POLE POSITION

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Giorni di grande fermento a Bruxelles. E’ venuto alla luce e consegnato alla presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen il report finale del Dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura, il forum lanciato dalla stessa von der Leyen in risposta alle proteste dei trattori. Il documento finale consegnato alla presidente orienterà il lavoro del prossimo esecutivo che nei primi 100 giorni di mandato presenterà una nuova “visione per l’agricoltura” dell’Ue.

Intanto entrano nella fase finale le trattative per l’attribuzione degli incarichi (i ‘commissari’) nel prossimo esecutivo UE. Assodata la presenza del nostro Raffaele Fitto con un incarico di alto livello economico (e pure, forse, la vicepresidenza esecutiva), si moltiplicano i rumors sul nuovo commissario all’Agricoltura che prenderà il posto del deludente polacco Janusz Wojciechowski.

Le voci più insistenti danno per “molto probabile” il cristiano-democratico lussemburghese Cristophe Hansen (nella foto), eletto al parlamento europeo nel giugno scorso. Il primo ministro lussemburghese Luc Frieden ha parlato di Hansen come di una “candidatura forte” .

Poi il Dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura: un report di 110 pagine con 14 raccomandazioni per la futura PAC. Due in particolare emergono: fornire sostegno diretto agli agricoltori “che ne hanno bisogno” e creare un fondo temporaneo e complementare alla Pac che acceleri la transizione verso la sostenibilità del settore agroalimentare europeo. Sono le principali risposte alle proteste dei trattori che hanno scosso il continente mettendo nel mirino in particolare la strategia Farm to fork e il suo approccio impositivo nei confronti degli agricoltori. Il rapporto incalza i decisori europei ad assumere “azioni decisive per affrontare le sfide”, in particolare quelle della transizione del comparto e del reddito equo per gli agricoltori.

I presidenti di Copa e Cogeca, cioè le associazioni agricole e cooperative Ue, che hanno svolto un ruolo attivo in questo dialogo “lodano il cambiamento di metodo utilizzato e chiedono ulteriori azioni urgenti”. Copa e Cogeca accolgono con particolare favore il riconoscimento dell’agricoltura e dell’alimentazione come settori strategici per l’Europa, la necessità imperativa di garantire la sicurezza alimentare e l’impegno per la sostenibilità competitiva. S’impone “la necessità di una politica commerciale coerente”, esortando la Commissione a valorizzare l’importanza dei prodotti agricoli e alimentari nei negoziati commerciali, soprattutto alla luce delle discussioni in corso sull’accordo UE-Mercosur.

Tra i risultati principali, dicono Copa-Cogeca, l’enfasi sul finanziamento delle transizioni necessarie, sia attraverso un “budget dedicato e commisurato alla PAC”, un “Fondo temporaneo per la transizione giusta” e “un fondo ben finanziato”.

temporaneo di transizione” e “un fondo per il ripristino della natura dotato di risorse adeguate”, entrambi al di fuori della PAC. Tutto ciò “deve essere considerato nella prossima proposta di bilancio”.

Tra le reazioni raccolte a Bruxelles dal sito Eunews.it Cristina Guarda, eurodeputata Verdi/Ale e membro della commissione Agricoltura, commenta dicendo che “questa relazione dimostra l’urgente necessità di cambiamento delle politiche agricole dell’Ue”. Dario Nardella, eurodeputato del Pd e coordinatore in commissione agricoltura, chiede di rafforzare laa posizione degli agricoltori “lungo la filiera e il loro potere negoziale”.  L’amministratore delegato di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia, definisce il documento “non adeguato e con poca concretezza”. L’impianto di base è buono ma poco concreto, “resta irrisolto il grande tema della competitività europea e di come perseguirla”. Gli fa eco Coldiretti che chiede “un deciso cambio di rotta al momento non riscontrabile nel documento. Verificheremo che ci sia davvero maggiore attenzione verso il settore agricolo nella fase di budget e nella programmazione della prossima PAC, per garantire che vengano destinati fondi adeguati”.

Di “spunti interessanti” parla il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile Agricoltura della Lega e già ministro delle Politiche Agricole: “Ma per realizzarli non possiamo aspettare la prossima Pac. La presidente Von der Leyen non ha più scuse, servono interventi immediati per invertire la rotta rispetto ai disastri che ha combinato nel suo primo mandato”. Sostegno al reddito degli agricoltori, risorse per aiutare la transizione del settore, tutela e valorizzazione delle produzioni agroalimentari tipiche dei nostri territori: “Sono principi che la Lega sostiene da tempo, in Italia come in Europa. Se Von der Leyen ha deciso di condividerli, inizi a dimostrarlo subito”.

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