CALENDA (MISE): “EVENTI INTERNAZIONALI DI PROMOZIONE SPERPERO DI DENARO PUBBLICO”

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Gli eventi internazionali di promozione del nostro agroalimentare, che si traducono in nulla di più che in wine and food tasting rappresentano un totale sperpero di denaro pubblico”. Lo ha detto, nel corso della IV conferenza annuale dell’Alleanza Cooperative Italiane – settore Agroalimentare, il vice ministro allo Sviluppo Economico con delega al commercio estero, Carlo Calenda (nella prima foto).

La promozione internazionale – ha proseguito Calenda – non si fa così e neanche con le piccole fiere, quella roba non ha niente a che vedere con la promozione ed è il simbolo di ciò che non ha funzionato sino a ora. È una sorta di tour operator personale per gli assessori regionali. Promozione significa far arrivare il prodotto sullo scaffale della grande distribuzione, partecipare agli eventi fieristici nel mondo e organizzare piani media. Noi abbiamo 3 fiere dell’agroalimentare – ha aggiunto – che possono competere per la nostra internazionalizzazione, e sono Tuttofood, Cibus, Vinitaly: queste 3 fiere o lavorano insieme all’estero altrimenti non avranno un euro dal governo italiano; è stato così l’anno scorso e così sarà nei prossimi anni”.

Per Calenda, in merito al Ttip: “Siamo nel pieno di una battaglia molto importante, ed è quella che stiamo conducendo sugli accordi di libero scambio con gli Stati Uniti che per l’agricoltura è fondamentale. Perché noi abbiamo bisogno di quel mercato avendo chiaro che l’Europa non cambierà il suo criterio di valutazione del rischio sanitario. Il principio di precauzione – ha concluso – non verrà modificato in alcun modo ed è la condizione del mandato negoziale”.

Nell’assemblea in meirto al comparto ortofrutticolo Davide Vernocchi (nella foto a fianco), coordinatore del settore ortofrutticolo dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari (l’Alleanza coop rappresenta circa 1000 cooperative ortofrutticole che esprimono 8 miliardi di euro di fatturato) ha sottolineato inoltre che “rafforzare il presidio a livello nazionale e comunitario delle varie problematiche legate all’utilizzo dei prodotti fitosanitari è prioritario per il settore ortofrutta, al fine di promuovere la sostenibilità ambientale delle nostre produzioni. Due gli asset strategici su cui vogliamo lavorare: da una parte il supporto al processo di innovazione e ricerca per trovare soluzioni sempre più adeguate in condivisione con istituzioni e centri di sperimentazione e ricerca nazionali e europei; dall’altra la promozione di una corretta informazione sull’alto grado di sicurezza della nostra produzione, garantito dalle regole europee e nazionali, perché i progressi ottenuti fino ad oggi sono percepiti solo in minima parte dalla collettività e le emergenze fitosanitarie sono sempre all’ordine del giorno,  come ad esempio la cimice frutta xylella, Psa del kiwi”.

Vernocchi – che in assemblea ha presentato il nuovo documento programmatico del settore – ha ribadito come sia “fondamentale per la nostra filiera sarà anche la promozione di iniziative mirate all’apertura di nuovi mercati per garantire una maggiore reciprocità e la rimozione delle barriere tariffarie o fitosanitarie verso i Paesi extra UE. Altri obiettivi saranno il supporto alla definizione di proposte progettuali che spaziano dalla promozione all’internazionalizzazione, per affrontare la competizione sui mercati esteri più remunerativi. Priorità per il settore saranno anche la riduzione degli sprechi alimentari, con una gestione più efficiente delle eccedenze del mercato e il potenziamento degli aiuti alimentari a favore delle popolazioni bisognose”.

 

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