L’associazione degli esportatori di frutta del Cile (Asoex) ha recentemente fatto sapere che, alla luce dei recenti eventi climatici registrati e di quelli previsti per la stagione in corso, è plausibile supporre che per il 2015-16 le esportazioni di frutta si attesteranno su livelli molto simili a quelli raggiunti durante la scorsa campagna, ovvero intorno a 2 milioni di tonnellate.
In base a quanto emerso dai dati elaborati da agroclima.cl le abbondanti precipitazioni registrate nei primi mesi dell’anno (dal 1° gennaio al 19 ottobre scorso) sarebbero di gran lunga superiori a quelle osservate nello stesso periodo dello scorso anno. Un fattore importante per le regioni agricole del paese che possono contare su buone riserve idriche per i prossimi mesi. In generale l’inverno appena trascorso può dirsi più mite rispetto al precedente; nel mese di settembre non si sono verificate gelate, tranne in casi particolari e comunque senza gravi conseguenze per le colture. Se si considera l’accumulo di energia termica, dal 1° luglio al 19 ottobre, sono stati registrati livelli molto simili a quelli dello scorso anno, tuttavia negli ultimi 15/20 giorni in molte aree produttive del paese le precipitazioni hanno di fatto ridimensionato tale accumulo rispetto al 2014. In generale, si osserva un ritardo di circa una settimana dell’inizio della raccolta. “Stiamo registrando una primavera molto piovosa e le previsioni indicando che questa situazione continuerà almeno fino a metà dicembre per effetto di El Niño. Ciò comporterà sicuramente costi più elevati per le applicazioni fitosanitarie”, ha dichiarato Ronald Bown, presidente di Asoex. Bown si mostra molto prudente rispetto a qualsiasi tipo di previsione circa l’andamento della stagione: “va sottolineato che i recenti eventi atmosferici hanno caratteristiche locali di diversa grandezza, per cui è difficile fare stime globali del loro effetto. Ci sono perdite di frutta in alcune località a causa della grandine, ma restano limitate ad aree circoscritte; lo stesso è accaduto con la neve in alcune zone a Elqui. Per questo motivo non è ancora possibile fare stime quantitative, né qualitative, puntuali. È troppo presto, infatti, anche per indicare la tendenza generale dei calibri della frutta che sarà raccolta. Sicuramente, però, non si prevede un significativo aumento dei volumi di prodotto esportato”, conclude il presidente di Asoex.