Domani, sabato 10 ottobre a Corigliano Calabro si terrà un importante convegno sull’agrumicoltura e sulle clementine in particolare. All’evento verranno presentate due nuove varietà di clementine: una precoce, mutazione spontanea, dello Spinoso ed una tardiva, mutazione spontanea della varietà Comune.
A presentarle sarà il “padre” di queste cultivar, Francesco Perri, agronomo tra i maggiori esperti italiani del comparto. Perri nel suo intervento descriverà anche lo stato attuale della agrumicoltura italiana e internazionale.
Sarà poi la volta di Marco Eleuteri, direttore commerciale della Aop Armonia, una delle principali associazioni di organizzazioni di produttori del Mezzogiorno e uno dei maggiori operatori clementicoli italiani. Eleuteri, "artefice" del Traditional Fruit Basket, una confezione innovativa lanciata dalla Aop Armonia nel 2013 e che ha conosciuto un grande successo commerciale in Italia e, soprattutto, all’estero, affronterà il tema di come il settore clementicolo italiano potrebbe riorganizzarsi per recuperare nel prossimo futuro un ruolo da protagonista sul mercato agrumicolo internazionale.
Molto atteso, infine, è l’intervento di uno dei maggiori protagonisti dell’agrumicoltura mondiale degli ultimi anni, Josè Vercher (nella foto a fianco), ceo della Bollo International di Valencia, tra i primi cinque operatori agrumicoli spagnoli. Vercher, a capo di un gruppo che fattura più di 100 milioni di euro, parlerà dello stato attuale dell’agrumicoltura spagnola e delle sue prospettive future, soffermandosi in particolare sui club varietali affermatisi negli ultimi anni nel Paese iberico, come quelli delle varietà Nadorcot e Orri. In particolare per quest’ultimo, il cui accordo milionario tra Spagna e Israele è stato raggiunto proprio quest’anno, Vercher ha avuto un ruolo da protagonista, essendo stato il rappresentante del club dei produttori spagnoli per le trattative condotte con il Volcani Center, il centro di ricerca israeliano proprietario della varietà Orri.
Nella prima foto in alto Marco Eleuteri (a sinistra) e Francesco Perri
