Innovazione, riqualificazione, diversificazione. Queste le tre parole chiave del più recente e lungimirante investimento di Oranfrizer, azienda leader produttrice d’agrumi, ortofrutta e spremute che sorge nella piana di Catania, distribuisce un’ampia gamma di prodotti freschi e trasformati che si distinguono soprattutto per l’origine (condizione fondamentale della loro qualità), e che punta ad ampliare la sua distribuzione sia nella GDO italiana che nei retailers internazionali.
Oranfrizer investe sull’agrumicoltura, affronta proattivamente le problematiche del virus Tristèza, conoscendo le esigenze del mercato attuale agisce per soddisfarle e continua a promuovere in stile glocal il suo core business. Si attendono in questa nuova campagna agrumaria i primi buoni risultati di una rivoluzione avvenuta negli agrumeti della famiglia Alba che, in particolare negli ultimi due anni, hanno subìto un’azione di forte riqualificazione per continuare ad essere la principale fonte di approvvigionamento di Oranfrizer.
Ecco i numeri: su 100 mila alberi posti in 160 ettari, ne sono stati sostituiti 80 mila, con 18 diverse cultivar di agrumi piantiate su 6 diversi portainnesti, più due varietà di melograni.
Un investimento di partenza enorme come pochi ne avvengono in agricoltura: i costi di reimpianto hanno superato i 3 milioni di euro, a cui si aggiungono le successive attività di costante manutenzione e gestione dei nuovi impianti in attesa di raggiungere la produzione piena (almeno 4/5 anni).
L’azione di rinnovamento in campo consiste nella messa a dimora delle nuove combinazioni di selezioni varietali – frutto della ricerca di CRA e DOFATA – e portainnesti tolleranti al virus della tristèza.
Oranfrizer ha proattivamente affrontato il problema, il mercato non può attendere i tempi lunghi dei finanziamenti pubblici.
Per accrescere le potenzialità e i risultati di questo investimento sull’arancia rossa siciliana, si è deciso di ampliare il calendario dell’arancia iper-pigmentata
I cloni portati a frutto su nuovi portainnesti, hanno
L’investimento messo in atto oculatamente sulle produzioni ottimizza la capacità di approvvigionamento dell’
Questa specialty – che in Sicilia vanta anche il
Per diversificarsi, Oranfrizer punta anche sugli altri agrumi che
Oranfrizer, che ha fatto suo lo slogan “E’ l’origine che fa il gusto”, guarda con fiducia anche ad altri promettenti frutti e orticoli soltanto da territori vocati, ed è alla continua ricerca delle migliori produzioni siciliane, dai piccoli frutti di pomodoro, alle patate novelle di Siracusa; dall’uva di Vittoria, alle pere cosce dell’Etna; dalle pesche di Leonforte a tutta una serie di altri prodotti che continuano ad entrare nella grande offerta ortofrutticola di Oranfrizer, ortofrutta di alta qualità che grazie alla fertilità dei suoli e al microclima mediterraneo primeggia sia per gusto che per caratteristiche estetiche naturali.
Grande attenzione viene data soprattutto ai frutti più ricchi di sostanze importanti per la salute dell’organismo, quelli che oltre ad essere buoni ed appetibili al palato ed agli occhi, sono una grande riserva di vitamine, polifenoli, antocianine, minerali.
Tra quest’ultimi, Oranfrizer sta puntando sul melograno: in soli 3 anni, introducendo e migliorando le tecniche colturali israeliane, l’azienda siciliana, con le varietà Akko e Wonderful One,
E nell’intento di rendere disponibili i frutti anche in spremute pronte da bere, ne estende la gamma. Dopo l’introduzione della linea BIOR con le due bio-spremute 100% di arance rosse e di mix-agrumi da agricoltura biologica è stato lanciato di recente, al PLMA di Amsterdam, un mix d’arancia rossa e ficodindia, nuovi sapori tutti siciliani che dall’Italia si apprestano ad attraversare nuovi confini.
Affacciandosi alla nuova stagione agrumaria 2015-2016 l’amministratore di Oranfrizer Nello Alba preannuncia “Stiamo intervenendo con il massimo sforzo per mantenere alto il livello della qualità. Quest’anno lavoreremo molto nella selezione del prodotto in campagna; ciononostante, l’offerta sarà caratterizzata anche da arance “segnate”, con qualche difetto estetico ma ugualmente buone. Rintracciare ampie quantità di arance top quality con un buon calibro sarà una sfida, perché le zone che al momento non sono state compromesse dalle avverse condizioni metereologiche e dagli effetti devastanti della Tristèza sono davvero limitate e concentrate. I prezzi del loro raccolto, se manterranno fino a Dicembre questo alto rendimento, di certo saliranno.”
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