KIWI, COLDIRETTI VERONA: FONDAMENTALE SEGUIRE GLI ACCORDI DELL’OI

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Convalidato dal consiglio dell’Organismo Interprofessionale Ortofrutta Italia, anche per il 2015, l’accordo interprofessionale del kiwi. L’intesa, come nel 2014, non fissa date a partire dalle quali iniziare la raccolta – che non sono un parametro di qualità bensì una condizione utilizzata in qualche accordo privato – ma definisce solo i parametri qualitativi.

Il grado di maturazione minimo per la raccolta passa da 6,2°Brix (norma di commercializzazione UE) a 6,5°Brix, come lo scorso anno, mentre viene eliminato il parametro durezza minima pari a 6,5kg/cm2, non previsto dalla norma UE, ma che era previsto nell’accordo 2014. Il grado di maturazione minimo per la fase di commercializzazione in Italia al consumatore finale passa da 9,5°Brix a 10°Brix (con durezza da 2-3,5kg/cm2). Per le spedizioni oltremare e Russia (se possibile), sarebbero previsti 6,5°Brix (con una durezza 3-6kg/cm2) e per le spedizioni in Europa (UE28 ed extra UE28), 10°Brix (durezza 2-3,5kg/cm2).

“La finalità dell’accordo – precisa Giuseppe Ruffini, direttore di Coldiretti Verona – è quella di migliorare la qualità complessiva del kiwi italiano ed il suo gradimento presso i consumatori italiani e stranieri.  La nuova norma utilizza strumenti più oggettivi di prima in cui si fissavano termini temporali troppo variabili con il clima degli ultimi anni”. “E’ importante – conclude Ruffini – che queste nuove indicazioni siano recepite dai produttori al fine di realizzare a livello provinciale partite omogenee di kiwi da vendere a prezzi adeguati. A tal proposito invitiamo gli agricoltori ad attenersi ai nuovi parametri, evitando raccolte precoci che danneggiano l’immagine del prodotto veronese”. 

 

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