VENICE GREEN TERMINAL SI TRASFORMA IN HUB “BIO” E APRE ALLA GDO

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Al Macfrut Venice Green Terminal, l’hub del porto di Venezia, ha illustrato tutte le novità in programma nei prossimi mesi. A partire dall’apertura del terminal a ai prodotti da agricoltura e produzione biologica. “VGT – l’Hub veneziano allarga al bio e al multiprodotto alimentare in un’ottica sempre più green”.

Una delle ultime novità delle attività e dei servizi di Venice Green Terminal riguarda infatti la possibilità di gestire i prodotti “bio”. Grazie ad una specifica certificazione infatti, il terminal ha codificato procedure e definito spazi dedicati a questa categoria merceologica.

VGT garantisce infatti che il prodotto biologico, dall’arrivo nell’Hub, fino al suo rilascio, viene gestito attraverso un database dedicato, un sistema di etichettatura specifico per il tracciamento e in spazi separati rispetto a quelli dei prodotti tradizionali.

"L’obiettivo di VGT è quello di rispondere a una crescente domanda da parte dei mercati globali dove la quota occupata dai prodotti bio è in continua crescita e ormai sfiora il 40 per cento" ha spiegato Claudio Iccardi (nella foto), sales manager di VGT.

L’altro fronte a cui VGT guarda con molta attenzione è quello del multiprodotto. Non solo frutta e verdura quindi, ma anche latticini, prodotti alimentari in generale, vino e liquori. In questo senso sono da leggere ad esempio, tre importanti commesse arrivate nelle scorse settimane: una per un carico di prosciutti Patanegra, il re dei salumi di questo tipo. L’altra dalla multinazionale Eurovo, con la gestione, lo stoccaggio e la distribuzione di una partita di uova. E la terza che riguarda una grande fornitura di legumi griffati Pedon.

A queste si aggiungono le nuove rotte green aperte da VGT dal Sud America e che ha portato a Venezia container di agrumi dall’Argentina, di ananas, banane e manioca dalla Colombia.

Si tratta dei primi risultati seguiti alla ristrutturazione del management di VGT avvenuta a inizio 2015: restyling che ha portato con sé l’apertura ad un nuovo e più ampio portafoglio prodotti (sia in import che in export e distribuzione). Apertura quantificabile in una crescita di circa il 40 per cento.

VGT ha inoltre implementato i servizi offerti ai propri partner, con una particolare attenzione alla soluzione di tutte le criticità legate ai controlli in ambito sanitario, fitosanitario e Ag control, alla velocizzazione delle procedure di sdoganamento e consegna al cliente, facilitate da un rapporto diretto con l’Autorità Portuale e tutti gli uffici competenti.

Per il secondo quadrimestre del 2015 e i primi mesi del 2016 VGT punta a promuovere nuovi servizi, dalla rietichettatura, alla pallettizzazione e lavorazione dei prodotti in arrivo e uscita (su richiesta).

A questo si aggiunge il consolidamento delle attività in import-export, con un occhio particolare per l’esportazione di prodotti made in Italy verso i mercati globali.

"Un secondo fronte di lavoro che riteniamo strategico e sul quale stiamo investendo – spiega Sergio Berto, presidente di VGT – è quello del magazzinaggio di grandi contingenti di prodotti (freschi e non) e della ridistribuzione verso i mercati italiano, europeo e verso la grande distribuzione organizzata".

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