chioggia

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Il Consorzio di Tutela del Radicchio di Chioggia Igp è presente al Macfrut in una postazione del multistand di circa 500 mq dell’AOP del Veneto (Padiglione B3 – Stand 115/116) curato da Opo Veneto. Questa mattina il presidente del Consorzio, Giuseppe Boscolo Palo, ha consegnato ai Sindaci (o loro rappresentanti) dei Comuni della zona di produzione del Radicchio di Chioggia Igp le tabelle turistiche stradali che segnalano, appunto, l’appartenenza dei diversi comuni all’area Igp.

La delegazione più numerosa è quella chioggiotta, guidata dal sindaco Giuseppe Casson accompagnato dal vicesindaco e assessore al turismo Luigi De Perini e dall’assessore al bilancio e attività produttive Marco Dughiero; mentre per il Comune di Rosolina ha già annunciato la sua presenza l’assessore all’agricoltura Stefano Gazzola. «Questa iniziativa all’interno del Macfrut – spiega il presidente Boscolo – fa sintesi delle azioni di promozione che il Consorzio sviluppa lungo due direttrici, una rivolta all’esterno dell’area della denominazione ed una all’interno. Grazie a queste il prodotto commercializzato certificato Ig segna un trend di crescita, così come registriamo nuovi ingressi di produttori e confezionatori nel nostro Consorzio. Si tratta ancora di cifre limitate rispetto alle potenzialità dell’area Igp, ma questo ci dà stimolo e speranza per proseguire nella nostra azione e non ci facciamo scoraggiare nemmeno dagli eventi atmosferici avversi. È passato appena un mese dal violento fortunale – prosegue Boscolo – che il 20 agosto ha colpito, gli appezzamenti litoranei tra il Brenta e l’Adige, il cuore dell’area produzione del Radicchio di Chioggia, e purtroppo le prime stime dei danni si stanno confermando.Siamo alla quarta settimana di raccolta delle produzioni autunnali, e all’Ortomercato di Brondolo a Chioggia i conferimenti segnano un netto calo rispetto l’anno precedente, pari ad oltre il 50%, che tradotti in termini di peso significano, nel solo mercato di riferimento, una perdita di radicchio paria a circa 500 quintali al giorno. I prezzi sono abbastanza sostenuti all’origine e si aggirano sia per il generico tondo che per il radicchio Igp intorno a 1,50-1,80 euro/al kg, scendendo verso l’euro il prodotto che ha subito la grandinata. Per quest’ultimo, oltre a quotazioni più basse, si registrano rese per ettaro intorno ai 50 quintali rispetto ad una produzione media che può raggiungere i 250-280 q/h, quindi con fatturati insufficienti a coprire i costi; ma anche per il radicchio che non ha subito l’evento calamitoso si regi-strano rese quantitative inferiori, a causa della stagione estiva caldissima. Le prospettive nell’immediato proseguo della raccolta non dovrebbero cambiare, pertanto anche nel mese di ottobre sono attesi quantitativi minori di radicchio tondo, mentre nei mesi successivi si dovrebbe gradualmente raggiungere ad una produzione in linea con le annate precedenti».

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