"Alla fine varrà la pena essere molto orgogliosi delle scelte fatte e dei risultati raggiunti". Con queste parole il sindaco di Cesena Paolo Lucchi ha presentato – durante la conferenza stampa di questa mattina – la nuova edizione di Macfrut 3.2 (Rimini, 23-25 settembre), per la prima volta ospitata nel prestigioso quartiere fieristico di Rimini.
A pochi giorni dal via il successo sembra già annunciato: 6 i padiglioni interamente occupati (l’obiettivo iniziale era di 5) per 33.000 metri quadrati di superficie espositiva (lo scorso anno erano 20.000). E non solo: le presenze stimate variano tra i 35 e le 40 mila visitatori; senza contare l’incognita dovuta al richiamo di Flora Trade – alla sua prima edizione – nonché alla nutrita partecipazione internazionale e degli operatori del comparto delle macchine agricole, quest’anno più presenti che mai.
Un successo che il tavolo dei relatori ha unanimemente ricondotto alla nuova visione del progetto Macfrut, nato e sviluppatosi con l’obiettivo di non subire il cambiamento in atto in questo periodo storico ma piuttosto di interpretarlo a proprio vantaggio con un pizzico di coraggio. E avere avuto il coraggio di unire l’anima locale all’anima internazionale – entrambe facce di una stessa medaglia del distretto ortofrutticolo romagnolo – si è rivelata la vera forza del nuovo Macfrut, ha dichiarato il presidente di Cesena Fiera Renzo Piraccini.
"Fare sistema" è il leitmotiv che ha guidato il "trasloco" della manifestazione dalla vicina Cesena alla più internazionale sede di Rimini; questa l’idea di base con cui i vertici di Macfrut puntano per affermarsi sempre più a livello europeo e non solo, distinguendosi per la sua peculiarità di fiera professionale di riferimento. La nuova sede di Rimini, oltre a dare nuova vita alla manifestazione ortofrutticola, ospiterà un appuntamento per il settore florovivaistico, il Flora Trade. Ciò rappresenta – secondo indiscrezioni degli addetti ai lavori – una grande opportunità poiché l’ortofrutta viene vista con interesse sempre maggiore dai "professionisti dei fiori" e viceversa il comparto florovivaistico può essere una possibilità per diversificare l’attività dei produttori di ortofrutta.
Per una panoramica più dettagliata relativa all’edizione 2015 di Macfrut, l’appuntamento è domani sul nostro sito CorriereOrtofrutticolo.it.
Chiara Brandi