NUOVA ZELANDA, NEL 2015 L’EXPORT DI MELE BATTE OGNI RECORD

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Se si pensa alla Nuova Zelanda è quasi automatica l’associazione con i kiwi ma negli ultimi anni il paese ha dimostrato di essere in grado di raggiungere ottimi risultati anche in altre colture. Una su tutti la produzione di mele. E non sono i neozelandesi sono bravi produttori ma anche eccellenti esportatori.

Nell’anno in corso – nonostante la stagione commerciale non sia ancora conclusa – sono già stati raggiunti volumi record. Risultati confermati dalle più grandi realtà del comparto locale: Garth Cowie, amministratore delegato del porto di Napier, ha dichiarato che l’export 2015 ha toccato i 20.000 teu, stracciando il record precedente di 18.500 teu.

Gary Jones (nella foto a fianco), responsabile per lo sviluppo commerciale di Pipfruit New Zeland, ha invece sottolineato l’ottimo periodo che sta attraversando il comparto dichiarando di essere "in pieno boom". E a quanto pare si tratterebbe di una vera e propria tendenza a lungo termine. Jones infatti non ha nascosto di aspettarsi il raggiungimento di un record dopo l’altro per i prossimi cinque anni. Nemmeno le forti grandinate che hanno colpito il paese ad inizio stagione hanno in alcun modo compromesso i risultati finali, nonostante gli analisti si fossero apprestati a ridurre al ribasso le previsioni.

Stime positive sono state fatte anche in relazione al raccolto del prossimo anno, fino al 5% superiore a quello di quest’anno, e per il 2017 (+19%). Si tratta di numeri importanti, sostenuti dagli investimenti fatti a sostegno di una crescita significativa e sostenibile del settore.

 

“La Nuova Zelanda si distingue da altri paesi produttori per la qualità premium della propria offerta, caratterizzata soprattutto dalla freschezza e dal gusto della nostra frutta", ha dichiarato Alan Polland (nella foto a fianco), amministratore delegato di Pipfruit New Zeland. Dall’analisi dei dati relativi alle esportazioni nell’anno in corso, si osserva che l’export di frutta della Nuova Zelanda ha toccato il suo apice nel mese di maggio (445 milioni di dollari), seguito dai mesi di giugno e di aprile. In termini di valore – sostenuto da una fluttuazione favorevole del cambio – l’export di quest’anno ha raggiunto i 1.800 dollari a tonnellata. Tra i mercati di destinazione, i paesi asiatici restano i principali acquirenti di mele neozelandesi assorbendo tra il 35 e il 40% dell’esportazioni totali. La Cina – con la cifra record di 20.000 tonnellate acquistate nel 2015 – è al primo posto.

Chiara Brandi

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