AFFARI PER GLI IMPORTATORI ITALIANI ALL’EXPOALIMENTARIA DI LIMA

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Rafforzamento dell’avocado sui mercati internazionali, crescita costante dell’uva da tavola in particolare con le varietà Red Globe e Thompson, una specializzazione sempre più forte nell’asparago verde che conferma la sua leadership mondiale, tenuta del mango rispetto a competitor internazionali che premono, lancio promettente di prodotti di nicchia come il ginger e la quinoa.

Sono alcune delle tendenze dell’ortofrutta peruviana emerse a Expoalimentaria, la fiera in corso a Lima fino a sabato, organizzata da ADEX, l’Associazione degli esportatori del Perù, con il supporto dell’Agenzia PromPerù e dei ministeri dell’Agricoltura e del Commercio estero. Sono in esposizione tutti i prodotti di punta dell’alimentare peruviano: oltre all’ortofrutta il pesce, il caffè, il cacao e il pisco, bevanda alcolica tradizionale in fase di espansione all’estero. Su tecnologie, grazie ad una presenza organizzata dall’ICE, e sull’ortofrutta si concentra l’attenzione degli italiani. L’ufficio OCEX di Milano, che dipende dal ministero del Commercio estero del Perù, ha promosso una missione di importatori e distributori italiani, tra i quali Fruttital, Spreafico, Battaglio, Peviani e Migross, che a Lima stanno avendo proficui incontri d’affari con clienti nuovi e acquisiti.

“La tendenza generale – afferma Andrea Squarise di Fruttital – è di una crescita generale del comparto ortofrutticolo peruviano. Le aziende crescono in dimensione e specializzazione. C’è un’ampia disponibilità nell’offerta e il prodotto è sempre più affidabile”.

Matteo Lesma di Peviani sottolinea il grande potenziale del settore in Perù e la previsione che è un Paese destinato a crescere molto nelle sue produzioni: “Hanno in mano una Ferrari, possono migliorare ancora la guida per essere tra i sicuri protagonisti della competizione globale”.

Sta di fatto che in questa competizione gli esportatori di ortofrutta peruviana si stanno facendo largo di anno in anno, con poche battute di arresto e con l’intenzione di rafforzarsi anche in Europa dopo i successi in Nordamerica e Asia, che rappresentano per loro i principali mercati di sbocco. Lo conferma Claudio Scandella di Spreafico, azienda che in Perù ha consolidato i propri rapporti al punto di essere il principale importatore italiano di asparago verde, con spedizioni via area e un controllo meticoloso della catena del freddo che permettono al prodotto di arrivare in Italia in condizioni ottimali e di essere in parte esportato verso altri Paesi europei. Scandella è convinto del boom dell’avocado del Perù, che si è aperto una finestra sempre più larga tra le produzioni di Israele e del Sudafrica. “Vedo il Perù come un Paese sempre più attento e specializzato nel nostro settore”, afferma Scadella. In Battaglio c’è attenzione in particolare per l’uva da tavola, con rapporti commerciali in fase di rafforzamento nella convinzione della qualità e dell’affidabilità del prodotto peruviano.

Gli importatori italiani presenti a Lima lavorano già con il Perù per svariati milioni di euro l’anno. Una sola azienda con il solo asparago verde supererebbe il milione di euro. Le previsioni per le prossime campagne sono positive, El Niño permettendo.

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