Nei primi sei mesi dell’anno le importazioni di prodotti ortofrutticoli freschi della Spagna sono state pari a 949 milioni di euro, con un incremento del 12,45% anno su anno. Si tratta di una crescita significativa, segnalata dall’Osservatorio di Fepex e che è stata registrata sia per gli ortaggi sia per la frutta.
In particolare i primi sono aumentati del 7,53%, per un totale di 301 milioni di euro e 280.028 tonnellate, mentre la frutta ha segnato un +14,90%, per un totale di 648 milioni di euro e 638.207 tonnellate. Tra gli ortaggi, da segnalare l’aumento del 31% della spesa per l’acquisto da paesi terzi di fagiolini, con un’uscita pari a 85 milioni di euro. Le patate, invece, nonostante l’aumento del 9,90% in termine di volume (428.822 tonnellate), hanno fatto registrare un calo del 27% a valore (76 milioni di euro). In forte crescita anche le importazioni di peperoni (+38%), portatesi a 22 milioni di euro, e di pomodori, che con un incremento dell’85% sono salite a 23 milioni di euro. Al contrario si osserva una flessione nell’import di cipolle e aglio.
Parlando di frutta, tra i prodotti storicamente più importati dalla Spagna, crescono dell’11,54% gli acquisti di kiwi (84 milioni di euro) e del 5,34% quelli di banane (75 milioni), mentre calano del 16,51% le importazioni di mele (79 milioni di euro). Da segnalare il deciso aumento dell’import di avocado, +52% per un totale di 46 milioni di euro; di mirtilli, +44% per un totale di 33 milioni; di mango, +35,51% per 34 milioni di euro; di angurie, che con un incremento del 69% si sono portate a 22 milioni di euro.
Analizzando le esportazioni, nel primo semestre del 2015 si riscontrano aumenti sia in termini di valore che in termini di volume, con crescite rispettivamente pari a +11,88 e +6,22%, per un totale di 6,738 miliardi di euro e 6.971.473 tonnellate. Da segnalare il buon andamento delle vendite estere realizzate durante il mese di giugno: +19,50% per un totale di 1,146 miliardi di euro e +10,10% per 1.014.450 di tonnellate. Circa gli ortaggi, dall’analisi si osserva un aumento dell’1,40% a volume, per un totale di 2.688.152 di tonnellate, e del 9,82% a valore, pari a 2,952 miliardi di euro. Il comportamento tuttavia varia a seconda del singolo prodotto trattato.
Nonostante i volumi siano rimasti stabili a 623.000 tonnellate, il pomodoro resta l’ortaggio maggiormente esportato con un fatturato di 612 milioni di euro (-2,30%). In flessione anche i quantitativi venduti di peperoni, -1,65%, per un totale di 385.000 tonnellate, sebbene il fatturato sia cresciuto del 4,75% portandosi a 509 milioni di euro. Positivi i risultati realizzati dalla vendita di zucchine: grazie ad una crescita del 57% sono stati realizzati 196 milioni di euro a fronte di un calo del 16% delle spedizioni in termini di volume.
In aumento le cifre relative al commercio estero di lattuga con un +14,61% (409 milioni di euro) e di broccoli, che crescono del 12,07% (311 milioni di euro). In riferimento all’export di frutta, l’incremento maggiore si è verificato nelle vendite di agrumi (+27%, 792 milioni di euro), seguiti dai frutti rossi (+15%, 861 milioni di euro) e dalla frutta a nocciolo (+7%, 503 milioni di euro).
In generale, secondo Fepex, la crescita delle esportazioni spagnole rimane fortemente legata all’andamento delle vendite nei mercati europei. Nel primo semestre dell’anno i paesi europei hanno infatti assorbito il 93,72% del totale spedito dalla Spagna, realizzando una crescita del 14% anno su anno. Buoni però anche i risultati relativi alle esportazioni verso i paesi extra-europei, cresciute del 30% rispetto allo stesso periodo del 2014, portandosi a 205 milioni di euro. (c.b.)