A luglio si è registrato il massimo storico dei consumi di frutta e verdura con un aumento del 30 per cento degli acquisti rispetto allo scorso anno, che ha trainato verso incrementi negli acquisti l’intero anno 2015. Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una storica inversione di tendenza favorita certamente dal caldo torrido dopo che dall’inizio del secolo ad oggi l’acquisto medio di ortofrutta è diminuito del 28 per cento.
I consumi per persona di frutta e verdura nel 2014 – rileva la Coldiretti – si erano fermati a poco più di 130 chili all’anno a testa che equivalgono a non più di 360 grammi al giorno rispetto agli almeno 400 grammi consigliati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per avere buona salute. Ma soprattutto – precisa la Coldiretti – si è ancora molto distanti da un’altra delle importanti raccomandazioni sugli stili alimentari, che riguarda il numero di porzioni di frutta e verdura assunte ogni giorno: in Italia solo il 18 per cento della popolazione di età superiore a 3 anni consuma quotidianamente almeno 4 porzioni di frutta e verdura. E questo nonostante il fatto che l’Italia vanti – continua Coldiretti – il primato a livello europeo con 99 prodotti ortofrutticoli a denominazioni di origine (Dop/Igp), ma anche che sia al primo posto sulla sicurezza alimentare: i residui di agrofarmaci nell’ortofrutta superiori ai limiti di legge sono appena lo 0,4 per cento dei casi, dato inferiore di quattro volte a quello pari all’1,5 per cento riscontrato in media nell’UE e ben 20 volte inferiore al 7,9 per cento dei paesi extracomunitari. Lo sviluppo latitudinale e altitudinale dell’Italia sono peraltro – precisa la Coldiretti – un’altra caratteristica vincente per i prodotti ortofrutticoli del Belpaese che permette, passando dal sud al nord e dalle pianure alla collina ed alla montagna, di coprire un arco temporale molto vasto, in alcuni casi anche di 12 mesi, con prodotti ortofrutticoli freschi. Nell’ordine, i frutti preferiti dagli italiani sono le mele, le arance, le banane, le angurie le pere, le pesche, le clementine, i meloni, i limoni e l’uva mentre tra le verdure – continua la Coldiretti – in testa alla classifica ci sono le patate, i pomodori, le insalate, le zucchine, le carote, le cipolle, i finocchi, le melanzane, i peperoni e i fagioli La crescita dei consumi di ortofrutta – evidenzia Coldiretti – è di vitale importanza non solo per affrontare l’emergenza del grande caldo, ma per garantire a un’alimentazione sana e corretta e combattere le patologie del nuovo millennio come bulimia, anoressia e obesità. Un problema che riguarda soprattutto le nuove generazioni con i bambini in sovrappeso che sono il 20,9 per cento mentre quelli obesi sono il 9,8 per cento sulla base del campione di età compresa 8-9 anni nelle scuole primarie dell’indagine “Okkio alla Salute” promossa dal ministero della Salute.