Il 27 luglio la Commissione paritetica della Borsa patate di Bologna, si è riunita, nel momento clou delle scavature delle patate coltivate che proseguono, senza particolare intoppi, favorite dall’assenza di piogge, che invece avevano pesantemente condizionato il 2014. Le patate raccolte fino ad oggi sono, ormai, il 50% dei 2600 ettari impegnati nell’ambito del contratto quadro regionale dell’Emilia Romagna.
I partecipanti alla riunione hanno evidenziato, in maniera unanime, la riduzione generalizzata delle rese che porteranno sicuramente ad una minore disponibilità di prodotto, non solo rispetto al 2014, annata eccezionale produttivamente parlando, ma anche rispetto alla media degli anni precedenti per una produzione media 2015 prossima ai 300 q.li/ha. I dati scaturiti dall’analisi e dalla successiva discussione, confermano la correttezza del prezzo di rifermento, già fissato in 0,30 €/kg, nella riunione di borsa del 12 luglio 2015, tale valore è anche da considerare il riferimento per la fissazione dei prezzi di vendita, franco azienda agricola, del prodotto di prima qualità. E’ stato inoltre confermato il prezzo delle patate nelle confezioni da 2,0 e 2,5 kg per il prodotto di prima categoria, in 0,75 Euro/kg franco arrivo sovraimballo compreso. Salvo problematiche particolari, tenuto conto anche del periodo, la Borsa – informa una nota firmata dal coordinatore Luciano Trentini – si riconvocherà dopo ferragosto quando le scavature saranno terminate. Solo in quel momento sarà possibile definire i quantitativi raccolti e stoccati per programmare una corretta campagna commerciale che possa garantire la giusta remunerazione alla filiera, con un prodotto di buona qualità per il consumatore.