Gli agricoltori francesi hanno bloccato nei giorni scorsi l’autostrada A6, all’entrata nord per Lione (vedi foto) per protestare contro i prezzi troppo bassi imposti dalla distribuzione ai prodotti freschi come latte, ortofrutta e carne. Le proteste potrebbero riaccendersi nei prossimi giorni in parti diverse del Paese. Il disagio dei produttori agricoli è aumentato dopo il blocco delle esportazioni verso la Russia e il calo dell’export verso altri Paesi come la Cina.
Ridotta la valvola di sfogo dei mercati esteri, la pressione è ora forte sul mercato interno e nel mirino c’è la grande distribuzione ma ci sono anche i prodotti di importazione. Nel mirino, in particolare, da circa una settimana, quelli spagnoli e anche quelli tedeschi, anche se i disagi non sono per ora generalizzati. Azioni vigorose di protesta sono avvenute a singhiozzo alla frontiera con la Spagna, dove almeno una decina di carichi di ortofrutta sono stati bloccati nelle ultime ore e persino svuotati e gettati in strada. A nord, in Alsazia, gruppi di agricoltori francesi hanno usato i trattori per sbarrare il traffico proveniente dalla vicina Germania. Il passaggio di ortofrutta dalla Spagna alla Francia è enorme. In 24 ore possono transitare al confine anche 100 camion, per lo più spagnoli, altri provenienti dal Marocco, diretti alla piattaforma Perpignan, ad altre località francesi ma anche destinati direttamente a Italia, Germania e altri Paesi. I danni per ora sono limitati ma potrebbero crescere nelle prossime ore. A nord, i problemi toccano soprattutto carne e latticini.