Il Comitato Marketing di Assomela ha esaminato la situazione produttiva melicola in Italia, ad un 70% circa della stagione di raccolta. Il volume complessivo di mele prodotte rispetto ai dati Prognosfruit di agosto evidenzia un leggero incremento, che colloca la produzione totale nazionale, comprensiva del prodotto a destinazione industriale, a 2.221.000 tonnellate.
La previsione iniziale era di 2.212.000 tonnellate. Nel 2010 la produzione totale era stata di 2.179.615 tonnellate e nel 2009 di 2.237.278. Considerando l’incidenza dei danni da grandine e delle temperature nella seconda metà di agosto, il volume di mele disponibile per il consumo fresco per la stagione 2011/2010 è stimato in 1.820.000 tonnellate, che corrisponde al 6% in meno rispetto alla stagione 2010/2011. I fattori rilevanti che giustificano tale indicazione riguardano l’effetto delle temperature nella seconda metà del mese di agosto e delle grandinate che hanno interessato alcuni importanti territori produttivi.
Nelle aree frutticole di pianura e di fondovalle il caldo di fine agosto ha danneggiato l’ultimo stacco di Gala e Red delicious, con colorazione scarsa e scottature che ne compromettono la commerciabilità. Da ciò risulta un conferimento più elevato di mele da industria ed un aumento di scarto come risultato della lavorazione e selezione. Da inizio settembre nelle zone collinari e montane la situazione si è normalizzata e le piogge di metà settembre hanno determinato un quadro ottimale sia per la disponibilità idrica che per le temperature fresche ed i caratteristici sbalzi termici tra notte e giorno, che hanno favorevolmente influenzato i calibri ed in particolare la colorazione di tutte le varietà.
Nel mese di agosto e nei primi giorni di settembre la grandine ha colpito alcune aree del Trentino e dell’Alto Adige. L’intensità degli eventi è stata notevole con danni elevati per la frutta praticamente pronta per la raccolta. L’incidenza di frutti con danni rilevanti che non potranno essere commercializzati è del 7% circa, pari a 155.000 tonnellate, che si aggiungono ad una quota del 7% normale di industria al conferimento. La prima informazione che se ne può dedurre è di circa 310.000 tonnellate di mele che saranno indirizzate direttamente alla trasformazione industriale. La parte restante di mele conferite, pari a 1.911.000 tonnellate, presenterà una frazione più alta di scarto da lavorazione, stimabile in un 5%.
Il volume di mele disponibile per il mercato fresco per la stagione 2011/2010 è quindi stimato in 1.820.000 tonnellate, che corrisponde al 6% in meno rispetto alla stagione 2010/2011. Su tutte le varietà i calibri ritornano alla normalità, in linea con l’annata 2009 e dopo una annata 2010 di calibri inferiori.
Assomela s.c. è il Consorzio delle Organizzazioni di Produttori di mele italiani che rappresenta l’80% della produzione melicola nazionale, a cui si associano le OP VOG (Marlene), VIP e VOG Products della Provincia di Bolzano, Melinda e “la Trentina” della Provincia di Trento, COZ e Nord Est della Regione Veneto, Melapiù della Regione Emilia Romagna, Rivoira e Lagnasco della Regione Piemonte e Melavì della Regione Lombardia.
Nella foto il direttore di Assomela Alessandro Dal Piaz