DANNI DA CALDO: CONFAGRICOLTURA E COLDIRETTI FANNO I CONTI

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Sia Confagricoltura che Coldiretti intervengono sul tema del caldo. C’è forte preoccupazione tra i produttori di pomodoro per il perdurare delle temperature superiori a 40 gradi da oltre dieci giorni, che rischiano di compromettere le coltivazioni, avverte Confagricoltura in una nota, riportando quanto emerso dalla riunione, convocata d’urgenza a Palazzo della Valle, della Federazione nazionale pomodoro da industria di Confagricoltura, con l’obiettivo di tracciare un primo bilancio della campagna nazionale in corso.

I problemi riguardano sia il pomodoro che sta per essere raccolto, danneggiato da lessature e scottature, sia quello medio-tardivo, che mostra una preoccupante carenza di allegagione. A questo si aggiunge l’infestazione di Orobanche, una pianta parassita che già da diversi anni ha invaso il Tavoliere della Puglia. Tutto questo si traduce inevitabilmente in una diminuzione delle rese e di conseguenza in un forte calo della quantità prodotta che, in alcune aree particolarmente colpite, può anche arrivare sino al 40-50% in meno di quella stimata. “Nonostante questo – ha evidenziato il presidente della Federazione nazionale di Confagricoltura Marco Nicastro (nella foto) – si segnalano già riduzioni "ingiustificate sui prezzi dei pomodori in corso di raccolta. Una situazione assolutamente anomala, considerata la riduzione dell’offerta. Sono però fiducioso e mi auguro che il buon senso e la collaborazione dei due Distretti del pomodoro da industria, quello del Nord e quello del Centro Sud d’Italia, al banco di prova per il primo anno, riescano a non penalizzare i produttori di uno dei simboli più noti del Made in Italy agroalimentare”. Coldiretti avverte invece che il livello idrometrico del Po è sceso di un metro per effetto del mese di gran caldo, ma si sono svuotati rapidamente anche i grandi laghi con la percentuale di riempimento che va dal 20,7 per cento per il lago di Iseo al 31,2 per cento per il lago di Como, al 49,6 per cento per il lago di Garda fino al 63,5 per quello Maggiore. Da un monitoraggio della Coldiretti emerge che il livello idrometrico dei fiume Po al ponte della Becca è di -3,32 metri. Il dato è stato divulgato in occasione degli stati generali dell’irrigazione all’Expo ai quali ha partecipato il presidente nazionale Roberto Moncalvo. Dal livello del fiume Po – sottolinea la Coldiretti – dipende gran parte dell’irrigazione dei prodotti più rappresentativi del Made in Italy per i quali si contano già pesanti danni per effetto della siccità. Le temperature record di luglio stanno letteralmente “bruciando” gli ortaggi e la frutta come i meloni così come sono in grandi difficoltà le coltivazioni di mais necessarie per l’alimentazione degli animali che hanno bisogno di una adeguata irrigazione e per le quali si prospetta un crollo dei raccolti. I problemi – conferma la Coldiretti – riguardano anche il pomodoro da conserva con lessature e scottature ed un forte calo delle quantità prodotte in alcune zone. Il bilancio stimato di danni provocati da un mese di grande caldo è di almeno 200 milioni di euro secondo la Coldiretti. L’annunciato arrivo del maltempo è importante per ripristinare le scorte idriche consumate, ma a preoccupare sono le manifestazione temporalesche violente con grandine che si sono già verificate in alcune aree del Paese.

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