PESCHE E NETTARINE IN EUROPA: RIVISTE AL RIBASSO LE PREVISIONI SU PRODUZIONI. SPAGNA ANNUNCIA PIANO DI RITIRO

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Rispetto alle previsioni rilasciate a Perpignan in aprile – in periodo di fioritura degli impianti – la stagione europea di pesche e nettarine si sta mostrando più modesta in termini quantitativi. In generale, la produzione dei principali paesi produttori sta registrando numeri in contrazione, con una media del 6% inferiore rispetto alla scorsa estate; se invece si considera la media del periodo 2009-2013 il calo produttivo è del 4%.

 

Unica eccezione l’Italia che sta facendo segnare un incremento del 2% rispetto al 2014. L’andamento climatico primaverile in Spagna e le operazioni di diradamento in campo hanno determinato un calo dei volumi del 2% a fronte di una migliore qualità e di calibri più grandi dei frutti. In particolare se si considera il solo areale produttivo della Catalogna, le quantità stanno mostrando una flessione del 7%. Numeri in diminuzione anche in Francia e Grecia. In territorio d’Oltralpe la produzione subirà una contrazione del 12%, per un totale di circa 205.000 tonnellate di frutta. In terra ellenica il calo sarà addirittura del 26% rispetto alla scorsa estate e del 20% rispetto alle previsioni iniziali di Europech.

Secondo i nuovi dati, la produzione greca dovrebbe attestarsi a 545.000 tonnellate. In termini di prezzi, durante le fasi iniziali della campagna la situazione internazionale si mostrava sostanzialmente in equilibrio ma la progressiva entrata in produzione di molte regioni europee e l’estensione dell’embargo russo potrebbe provocare un eccesso di offerta di frutta a nocciolo, con pericolose conseguenze sui prezzi. Per evitare tutto ciò, il Governo madrileno ha annunciato un piano di ritiro di 20.000 tonnellate di pesche, nettarine e pesche piatte ad un prezzo fisso di 0,26 euro al chilo da destinare alla trasformazione industriale cosicché il prodotto possa essere distribuito a mense, ONG e altre organizzazioni non-profit. I costi di tali operazioni saranno interamente sostenuti dai programmi operativi delle organizzazioni di produttori iberici. Una misura cautelativa a tutela di un comparto debole che sta attraversando anni di difficoltà. (c.b)

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