"Non è lo spauracchio del 25 centesimi/kg, però per pesche e nettarine si va dai 30 fino ai 40 centesimi, dove i 30 sono insufficienti e i 40 non si raggiungono. La campagna di pesche/nettarine, la frutta simbolo dell’estate, è ancora tutta da decidere, piena di incognite". Ad affermarlo al Corriere Ortofrutticolo è Giancarlo Minguzzi (nella foto), presidente Fruitimprese Emilia Romagna e grande operatore con la sua Op Minguzzi di Alfonsine (Ravenna).
"I prezzi, partiti bene, poi crollati, adesso tentano una miniripresa legata alla botta di caldo arrivata su Italia ed Europa e ai consumi che sono ripartiti. Però – avverte Minguzzi – attenzione: il mercato è pieno di prodotto dal Sud dove alcune regioni, in particolare la Puglia, hanno registrato una esplosione produttiva senza controllo. Dove sono i catasti? Come si fa a programmare in queste condizioni? Mentre la Spagna al momento non è così pressante come nel 2014, l’offerta continua a superare la domanda, ecco perché i prezzi non decollano”.
Oggi sul mercato comanda il Sud però fra un po’ la spinta produttiva meridionale dovrebbe esaurirsi mentre entreranno in campo Romagna e Piemonte dai primi di agosto “con una produzione di grande qualità, nettamente superiore al 2014”. Quindi? “Speriamo bene”, fa gli scongiuri Minguzzi. “Soprattutto deve continuare il caldo per sostenere i consumi, perchè la qualità del prodotto c’è”.
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