AD APRILE VOLANO DISCOUNT E NEGOZI SPECIALIZZATI

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Piccoli segnali di ripresa dei consumi anche se rimangono ancora fragili. Secondo Istat migliorano le vendite del commercio al dettaglio ad aprile 2015 con una crescita dello 0,7% rispetto al mese precedente e un risultato stabile rispetto ad aprile 2014. In febbraio e marzo si erano registrate delle contrazioni.

 

In generale, i trend rimangono altalenanti: le condizioni delle famiglie non sono cambiate in modo significativo da determinare una decisa ripresa dei consumi. Ma sembra, almeno, di aver toccato il fondo. Negli ultimi sette mesi rilevati da Istat, a volume e su base congiunturale, sono stati registrati 4 dati positivi e 3 negativi. Su base tendenziale, 5 negativi e 2 positivi. Tornando ai dati Istat, rispetto a marzo 2015, c’è un aumento, a valore, dell’1% per i prodotti alimentari e dello 0,5% per quelli non alimentari.

L’istituto di statistica, poi, sottolinea che, considerando i volumi venduti (quindi solo le quantità e non anche i prezzi), si rileva una crescita congiunturale delle vendite al dettaglio dello 0,7% e un calo tendenziale dello 0,5 per cento. I dati sui volumi sono una novità e iniziano ad essere diffusi dall’istituto a partire da questa rilevazione. Circa i canali commerciali, continua la crisi del piccolo commercio: nei primi 4 mesi dell’anno ha perso lo 0,6% delle vendite mentre la grande distribuzione ha guadagnato l’1,3 per cento.

All’interno della distribuzione moderna, però, continua l’emorragia degli ipermermercati (-0,6% nei primi 4 mesi), tengono i super (+0,6%) ma volano i discount (+3,3%) e i negozi specializzati (+3,3%), come per esempio la catena “Acqua e sapone”. Da rilevare un sussulto del vendite dei non alimentari, dopo anni di crisi: in crescita tutti i prodotti, eccetto cartoleria e giornali.

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