Durante la scorsa stagione l’export di agrumi del Sud Africa verso l’Unione Europea ha registrato un incremento del 9% a valore; una crescita interessante, segnata nonostante i problemi legati alla malattia della macchia nera (black spot). A dichiararlo è stato l’Ambasciatore europeo nel paese Roeland van de Geer (nella foto).
E mentre le spedizioni proseguono, i tecnici europei e sudafricani stanno ancora discutendo sul rischio di infezione per le piante del Vecchio Continente. Severi controlli fitosanitari vengono tuttavia effettuati per evitare l’immissione di prodotti con evidenti segni della presenza del fungo sul mercato nostrano. I blocchi temporaneamente imposti dall’Ue nel corso della campagna hanno rallentato gli invii, contraendoli però solo a volume ma non a valore grazie all’aumento dei prezzi in Europa. D’altra parte tali veti hanno portato ad un evidente miglioramento dei sistemi di gestione dell’infezione, tanto che un team di esperti in missione nel paese ha recentemente potuto verificare il rispetto delle norme imposte da Bruxelles.
Forte di tale responso, Roeland van de Geer ha potuto così respingere con fermezza le accuse secondo cui i provvedimenti della Commissione europea fossero un goffo tentativo di celare misure di protezionismo commerciale. L’Ambasciatore ha confermato che le relazioni tra Ue e Sud Africa sono ottime – grazie anche l’accordo di partenariato economico che prenderà il via tra poco – e ha ricordato il vertice di quest’anno a Bruxelles tra le parti.
Chiara Brandi