MACFRUT CONSUMERS’ TREND: NEL PRIMO TRIMESTRE 2015 BENE I CONSUMI DI MELE E PERE, MALE LE ARANCE

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Bene i consumi di pere mele, in calo i kiwi, male le arance. Questo in estrema sintesi ciò che emerge dal Macfrut consumers’ trend relativo ai consumi di ortofrutta in Italia nel primo trimestre 2015 su base dei dati Gfk Italia elaborati dal Cso. Secondo l studio da gennaio a marzo di quest’anno mele e pere hanno ripreso quota con volumi commercializzati in crescita rispettivamente del 2 e 6% rispetto allo stesso periodo del 2014.

Acquisti al dettaglio di frutta e verdura: confronto primo trimestre 2014-2015 (valore. volume e prezzo medio)

 

L’actinidia invece, che negli ultimi anni aveva conosciuto un progressivo aumento della propria quota di mercato, ha accusato un -2,3% nei primi tre mesi di quest’anno. La situazione più critica è per le arance, che nel periodo dove se ne dovrebbero consumare di più, sono passate da 252 mila a 234 mila, con un calo del 7%. Tra gli agrumi non tengono il passo neppure le clementine che perdono il 3,2% sul primo trimestre 2014.

In generale il primo trimestre del 2015 si è chiuso stazionario per quanto riguarda i volumi di ortofrutta acquistati in Italia per il consumo domestico. Sulla base dei dati della ricerca, nel periodo gennaio-marzo i quantitativi complessivi di frutta e verdura acquistati sono stati di circa 1,9 milioni di tonnellate, +0,2% rispetto allo stesso periodo del 2014. Dopo un gennaio decisamente incoraggiante, che aveva segnato il +5,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, i quantitativi nei due mesi successivi hanno evidenziato un calo, -0,2% a febbraio e -3,6% a marzo, annullando di fatto l’ottimo avvio di inizio anno. La partenza positiva di inizio anno ha visto successivamente un consistente ridimensionamento soprattutto per la frutta e principalmente a marzo. Nel complesso nel primo trimestre 2015 le famiglie italiane hanno acquistato volumi di poco superiori al milione di tonnellate (-0,2% sul 2014).

Gli ortaggi invece, con 870 mila tonnellate, rimangono al di sopra dello 0,7% rispetto allo scorso anno. Nel primo trimestre dell’anno scende il prezzo al dettaglio delle verdure, -2,5% nel 2015 sul 2014; situazione che non si è verificata per la frutta che al contrario vede incrementare anche se solo lievemente il prezzo medio di acquisto.

Acquisti al dettaglio di frutta: confronto primo trimestre 2014-2015 (valore, volume e prezzo medio)

 

Andando nel dettaglio dell’andamento degli acquisti ortofrutticoli delle famiglie italiane si scopre che per le mele nel primo trimestre 2015 sono stati spesi mediamente 1,25 euro al chilo, il 2% in meno rispetto al primo trimestre 2014, per le pere 1,67 euro/kg (-1,5%), le arance diminuiscono del 2,8% attestandosi mediamente a 1,11 euro/kg. Le clementine mantengono pressoché stabile il prezzo medio a 1,35 euro/kg. I kiwi segnano un +8,5% passando da 1,58 euro/kg nel 2014 agli attuali 1,71 euro/kg.

Negli ortaggi i finocchi hanno registrato nel primo trimestre 2015 un +2,5% ed oltre 70 mila tonnellate acquistate. I carciofi, reduci da annate complessivamente in diminuzione, con un +3,5% sull’annata precedente tentano una risalita. I radicchi, specie che sempre più sta conquistando consensi, sfiora le 21 mila tonnellate (+4,1% sul primo trimestre 2014). I cavolfiori, specie altrettanto tipica per il periodo, vede un calo consistente dei volumi (-7,6%). Le patate, ortaggio particolarmente in crisi negli ultimi anni, nel primo trimestre vede una sostanziale stabilità (+0,5%). Per queste verdure si segnalano cali del prezzo medio di acquisto più o meno marcati: si passa dal -11% per le patate, al -0,7% dei cavolfiori.

 

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