Nasce la Carta Etica del Packaging, documento di principi condivisi per progettare, produrre e utilizzare gli imballaggi in modo consapevole. Redatta da esperti del settore packaging, la Carta coinvolge progettisti, produttori, trasformatori e tutti coloro che sceglieranno di aderire a questo progetto.
I firmatari si impegnano ad agire secondo i dieci punti della Carta, a darne opportuna diffusione, e a proporre iniziative per promuoverne i contenuti.
I dieci punti sono:
responsabile
equilibrato
sicuro
accessibile
trasparente
informativo
contemporaneo
lungimirante
educativo
sostenibile
All’incontro di presentazione della Carta etica del Packaging sono intervenuti Stefano Lavorini, editore di Edizioni Dativo (promotore dell’iniziativa), direttore di ItaliaImballaggio, Giovanni Baule, professore ordinario di Disegno industriale del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, Valeria Bucchetti, professore associato di Disegno industriale del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, Antonio Feola, presidente Istituto Italiano Imballaggio, Renato Calì, segretario nazionale Adiconsum, Agostino Macrì, Unione Nazionale Consumatori, Franco Fassio, docente associato Università di scienze gastronomiche di Pollenzo.
"Non si può rinunciare a sperare che il packaging, specchio di fatto della nostra way of life, ci restituisca la nostra immagine virtuosa, permettendo a noi cittadini di fare, nel momento dell’acquisto e del consumo dei prodotti, le nostre scelte in modo consapevole – ha affermato Lavorini -. Lo stesso imballaggio va capito e apprezzato dai cittadini consumatori per il servizio insostituibile che offre, rendendo disponibili nel tempo e nello spazio i prodotti di cui ha bisogno per vivere confortevolmente la nostra quotidianità”. “Il packaging siamo noi, progettisti, produttori, utilizzatori, distributori, comunicatori, acquirenti – ha aggiunto Feola – e sarà migliore se insieme sapremo condividere un progetto comune che abbia come valore portante il rispetto delle persone".