MAROCCO, AVANTI TUTTA CON IL PIANO PER L’EXPORT ORTOFRUTTICOLO

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Il comparto agricolo marocchino ha seguito un trend di crescita ad un tasso del 7,6% annuo dal 2008 ad oggi, mentre le esportazioni agroalimentari sono cresciute del 34%. A dichiaralo è stato lo stesso Ministro dell’Agricoltura del paese mediterraneo Aziz Ajanuch, durante la Conferenza per l’Agricoltura.

Un appuntamento che tradizionalmente anticipa l’apertura del Salón Agrícola Marroquí (SIAM) – ormai giunto alla sua X edizione – in programma da domani fino al 3 maggio a Meknès. Secondo il Ministro, tali cifre sono il risultato del “Plan Maroc Vert”, un ambizioso programma di modernizzazione agricola introdotto nel 2008 e che ha permesso una crescita media del 48% del PIL agricolo pro-capite nelle aree rurali nel periodo 2008-13.

Ajanuch ha sottolineato l’importanza dell’agricoltura sul PIL globale del paese, aggiungendo che il Piano ha seguito un “percorso rigoroso” permettendo al comparto di raggiungere un “dinamismo senza precedenti”. Il Piano Marocco Verde ha infatti contribuito a consolidare l’export dei prodotti ortofrutticoli – in particolare di clementine e pomodori – facendo del Marocco il terzo più grande esportatore di prodotti agricoli nel MENA (Medio Oriente e Nord Africa), il quarto considerando l’intero continente africano.

E proprio a proposito di export, in questi giorni il sito marocchino agriculture.gov.ma ha fatto sapere che le Istituzioni marocchine ed europee si sono dette soddisfatte del sistema dei prezzi in entrata per prodotti ortofrutticoli introdotto lo scorso ottobre e basato sul VFT (Value Fix Tax). Il nuovo sistema – definito equo e trasparente per tutti gli operatori – è stato rigorosamente applicato grazie ad un attento monitoraggio dei prodotti di origine marocchina – pomodori in primis – cosicché, al contrario di quanto avvenuto negli anni precedenti, non si è riscontrato alcun problema di volatilità dei prezzi sul mercato comunitario.

La crescita del comparto marocchino sembra destinata a continuare: nell’ambito del progetto Plan Maroc Vert si prevede di mettere a dimora ulteriori 13 milioni di alberi da frutto mentre sul fronte estero si sta portando avanti una politica lungimirante di trade. Le misure di coordinamento con i mercati di sbocco prevedono infatti una gestione quantitativa e qualitativa dei prodotti agroalimentari oltre ad una revisione periodica degli sviluppi della situazione commerciale. Inoltre l’azione di coordinamento si estende anche ai mercati extra-UE, che assorbono una notevole quantità di pomodori e contribuiscono così ad un equilibrio all’interno del mercato europeo.

Chara Brandi

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