VENETO, OTTIME PROSPETTIVE PER GLI ASPARAGI DI BADOERE E CIMADOLMO

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La raccolta è eccellente, le quotazioni reggono, la richiesta è sostenuta: è magico il momento per gli asparagi Igp di Badoere e di Cimadolmo, sui quali sta puntando in particolare OPO Veneto, presente in maniera molto attiva sul loro territorio.

Il tempo ha favorito lo sbocciare dei turioni che si presentano belli, teneri, poco fibrosi, con il pieno delle loro proprietà. Una resa complessiva che sta dando soddisfazione ai coltivatori sia per quanto riguarda la produzione in serra che quella in campo. Intanto sono partite le feste che il territorio dedica a questi loro gioielli. Sono andate bene le prime rassegne organizzate a Preganziol ed a Zero Branco, in provincia di Treviso, dove si coltivano gli asparagi Igp di Badoere, che stanno crescendo per qualità e per quantità, grazie all’azione promozionale e formativa del consorzio di tutela, presieduto da Antonio Benozzi. Finora si è certificata una ventina di aziende, ma il loro numero tendenzialmente è in crescita, in presenza anche di una sempre più accentuata richiesta di prodotto di origine certificata e di qualità garantita.

La stessa Gdo, la Grande distribuzione organizzata, comincia ad avere un occhio di riguardo per le produzioni Igp e ad esse dà particolare visibilità OPO Veneto con le sue iniziative promozionali. La qualità certificata sta ripagando, sottolinea OPO Veneto. Nell’area dell’asparago Igp di Badoere, una fascia di terreno tra le province di Treviso, di Padova e di Venezia, si producono oltre diecimila quintali di turioni. Intanto si sta avvicinando la tradizionale mostra di Badoere in programma dal 24 aprile al 3 maggio.

Quasi in contemporanea, dal 30 aprile al 10 maggio, si svolgerà la festa dell’asparago bianco Igp di Cimadolmo, un fiore delle terre del Piave. L’ortaggio si coltiva su un centinaio di ettari sparsi in 11 comuni tra i fiumi Piave e Monticano. Una cinquantina gli asparagicoltori soci del Consorzio di tutela presieduto da Flavio Peterle. Si ha una ottima raccolta, tra le migliori che si ricordano: turioni che rispecchiano appieno lo standard ottimale di qualità dell’asparago di Cimadolmo per grossezza, gusto e tenerezza. Quest’anno si potrebbe registrare una produzione record, che generalmente è stimata attorno ai 7 mila quintali. (fonte: Opo Veneto)

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