EMILIA ROMAGNA: 1 MILIONE DI EURO CONTRO SHARKA E BATTERIOSI DEL KIWI

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La Giunta regionale dell’Emilia Romagna ha approvato il bando per la presentazione delle domande di contributo a favore delle aziende agricole che, nell’ultimo anno, hanno effettuato interventi obbligatori di profilassi per la virosi della Sharka che colpisce le drupacee e la batteriosi dell’actinidia (Pseudomonas syringae pv. actinidiae).

 

Potranno richiedere i contributi le piccole e medie imprese iscritte all’anagrafe delle aziende agricole della Regione che, nel periodo 9 ottobre 2010-30 settembre 2011, hanno effettuato estirpazioni di piante da frutto colpite da Sharka o da batteriosi dell’actinidia, prescritte e constatate dal Servizio fitosanitario. I contributi previsti sono definiti a seconda della tipologia e dell’età dell’impianto, del numero di piante o di superficie estirpata; non potranno superare il cento per cento della perdita subita e saranno riconosciuti nei limiti delle risorse finanziarie disponibili (un milione), con una eventuale riduzione su base proporzionale su tutte le domande ammissibili a contributo.

“Dopo l’approvazione, lo scorso anno, di un’apposita Legge regionale, questo bando dimostra la determinazione con cui stiamo cercando di reagire a questa grave fitopatia che mette in difficoltà la nostra agricoltura”, ha commentato il consigliere regionale Damiano Zoffoli (nella foto), presidente della Commissione Territorio Ambiente Mobilità. Ad oggi, i danni da Psa accertati alle piante coinvolgono almeno un centinaio di frutteti, che hanno portato all’abbattimento di una superficie equivalente a circa 15 ettari.

“Attualmente – continua Zoffoli – l’unico strumento per fermare la diffusione del batterio del kiwi è l’eradicazione delle piante colpite non appena si registrano i primi segnali di infezione, e la loro distruzione con il fuoco. La Regione sta facendo la sua parte in collaborazione con tutto il sistema emiliano-romagnolo, a partire dagli stessi produttori, ma è necessario che anche il Ministero intervenga, con la definizione di una strategia complessiva, con fondi per l’indennizzo degli agricoltori e dei vivaisti colpiti, e con un’adeguata iniziativa di carattere nazionale, per la ricerca di nuove tecniche di difesa dalla malattia”.

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