OI, COMITATO PRODOTTO RADICCHIO: “CATASTO NAZIONALE OBIETTIVO CONCRETO”

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Il “Catasto nazionale dei radicchi” è un obiettivo concreto che si propone il nuovo “Comitato di prodotto Radicchio”. L’organismo, che fa capo all’ Organizzazione interprofessionale “Ortofrutta Italia”, si è appena insediato, ma già, nella prima seduta, si impegnato su una serie di priorità per consolidare e rafforzare le posizioni dell’ortaggio sui mercati nazionale e internazionale.

Il Comitato, coordinato da Cesare Bellò, in rappresentanza di Unaproa, a conclusione della riunione ha deliberato all’unanimità di chiedere al Consiglio di amministrazione di Ortofrutta Italia (Organizzazione Interprofessionale del Settore Ortofrutticolo presieduta da Nazario Battelli), di proporre al Mipaaf il catasto dei radicchi, da far valere erga omnes su tutto il territorio nazionale (o almeno per la regione Veneto). Si prevede l’obbligo di indicare negli utilizzi delle superfici agricole le diverse tipologie di radicchi, con una particolare attenzione alle tipologie ad Indicazione geografica protetta (IGP). Il catasto, che sarà uno strumento importante per avere puntuali e tempestive informazioni sulla produzione e sul suo andamento, dovrà essere collegato ai fascicoli dei produttori gestiti da Agea e dagli Organismi pagatori regionali per il tramite dei C.A.A. (Centri assistenza agricola).

“In sostanza, commenta Cesare Bellò, chiediamo l’obbligo da parte dei produttori di radicchi e dei loro C.A.A. di indicare i radicchi che coltivano, specificando le diverse tipologie, con una particolare attenzione alle produzioni a Indicazione geografica protetta (IGP). Pur consapevoli dell’attuale momento di transizione in cui il Governo italiano deve ancora decretare sul recepimento dell’OCM unica per quel che riguarda le O.I., e quindi con le modalità e le tempistiche ancora da definire, con le nostre proposte vogliamo iniziare un percorso che ci auguriamo ci possa consentire, in un futuro non troppo lontano, di programmare le produzioni, di promuovere e incentivare la qualità, di gestire coerentemente la commercializzazione evitando la volatilità nelle quotazioni”.

Per Pino Iasella, category manager Area ortaggi di Coop Italia, il Catasto si presenta come una grande opportunità per chi lavora bene. Farà piazza pulita di operatori che lavorano fuori delle regole e garantirà maggiore trasparenza di mercato. Non dovrebbe quindi incontrare ostacoli: può resistere alla sua attuazione, commenta Pino Iasella, solo chi, con comportamenti imbarazzanti, fatica a stare al gioco, mentre “l’ortofrutta ha bisogno si operatori seri, onesti, coerenti. La trasparenza comporta che “tutti si attengano a buone pratiche”.

Hanno partecipato alla riunione del Comitato di prodotto “radicchi” Cesare Bellò (coordinatore, in rappresentanza di Unaproa), Francesco Brunello (Fedagri – Confcooperative), Luca Chinaglia (Italia Ortofrutta), Valter Feltrin (Coldiretti), Pino Iasella (ANCC–COOP), Cristiana Furiani (Fruitimprese), Denis Susanna (C.I.A) e Lucio Torresan (Confagricoltura). Invitati e presenti anche Nazario Battelli (Presidente dell’O.I.), Giuseppe Boscolo “Palo” (Presidente del Consorzio di Tutela Radicchio di Chioggia IGP) e Simone Natali (segretario).

Nella riunione si è commentato tra l’altro, il positivo andamento degli acquisti dei radicchi, come bene mettono in luce i dati ISMEA e CSO relativi all’ultimo quinquennio. Il futuro è promettente, purché si riesca a programmare la produzione, si lavori nel segno della qualità e si prevengano i rischi di eccessiva volatilità dei prezzi, provocati da comportamenti speculativi, sempre pronti a imporsi in situazioni di difficoltà. (fonte: Ortoveneto)

 

 

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