Andrea Segrè (nella foto), agronomo ed economista nonchè docente di politica agraria internazionale all’Università di Bologna, è il nuovo presidente della Fondazione Edmund Mach. La nomina è avvenuta con una delibera presentata dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi che ha ricordato che a guidare la scelta è stata la volontà di individuare nel presidente Fem una figura capace di valorizzare il rapporto tra mondo della ricerca e quello dello sviluppo.
"Il prossimo passo – ha aggiunto il presidente – riguarderà gli assetti definitivi nella direzione di un istituto che deve continuare ed essere sempre più un punto di riferimento per i nostri agricoltori".
Andrea Segrè, nato a Trieste nel 1961, insegna politica agraria internazionale e comparata presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie agroalimentari, dell’Università di Bologna. Nel 1986 ha conseguito la laurea in Scienze Agrarie presso la facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, dove ha ottenuto il dottorato in economia e politica agraria nel 1991.
Dopo essersi interessato all’analisi dei modelli di consumo e dei sistemi agroalimentari nelle economie occidentali, si è occupato dei processi di transizione dall’economia pianificata a quella di mercato dei sistemi economico-agricoli nei paesi dell’ex socialismo reale, ricerca nella quale svolge un ruolo da capofila. Le linee di ricerca scientifica, teorica e applicata, riguardano in particolare tre ambiti collegati tra di loro: il sistema degli aiuti pubblici allo sviluppo agricolo e alimentare nei paesi sviluppati e in via di sviluppo; i processi di transizione dal piano al mercato dei sistemi economico-agricoli nei paesi dell’ex socialismo reale; gli sprechi di risorse agricole e alimentari e il loro recupero sostenibile a fini solidali. Quest’ultimo ambito di ricerca ha portato all’ideazione e alla promozione dei progetti Last Minute Market per il recupero a fini benefici dei prodotti alimentari e non alimentari invenduti, progetto che ha permesso a Segrè di indossare le vesti di capofila nella lotta allo spreco, come è stato definito in diversi servizi televisivi, radiofonici e in alcuni libri Dal 2010 promuove le iniziative di "Un anno contro lo spreco" patrocinate dal Parlamento Europeo, Commissariato per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale.
Nel 2013 fonda il primo Osservatorio nazionale sugli sprechi. E’ presidente del comitato consultivo del Fondo parchi agroalimentari italiani per la Fabbrica Italiana Contadina (FICO) e presidente del comitato tecnico scientifico per l’implementazione e lo sviluppo del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti (Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare).
Attualmente è professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata, direttore del Dipartimento di scienze e tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna; Fondatore e presidente di Last Minute Market, lo spin off accademico diventato laboratorio di riferimento europeo per la riduzione e il recupero a fini solidali degli sprechi alimentari; presidente del Centro agro alimentare di Bologna (CAAB); direttore editoriale della rivista "451 Via della Letteratura della Scienza e dell’Arte"; coordinatore della Task Force “Analisi ed elaborazione di modelli per la riduzione degli sprechi alimentari” nel Gruppo di studio per l’individuazione di strategie e priorità politiche” allo scopo di delineare proposte per la definizione di un Piano nazionale di prevenzione degli sprechi alimentari; membro del Comitato scientifico dell’Istituto superiore per la protezione ambientale; presidente del Comitato consultivo del Fondo parchi agroalimentari italiani per la Fabbrica Italiana Contadina (F.I.CO); presidente Comitato tecnico scientifico per l’implementazione e lo sviluppo del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti.