SPAGNA, A NOVEMBRE EXPORT ANCORA IN CALO. FEPEX: “SERVONO NUOVI CANALI DI SBOCCO”

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Anche a novembre 2014 si conferma il trend negativo che dallo scorso giugno sta caratterizzando l’andamento dell’export di frutta e verdura della Spagna, con cali del 2% a volume e del 3% a valore anno su anno, per un totale di 1,2 milioni di tonnellate pari a 996,7 milioni di euro.

Al contrario, le importazioni mostrano una tendenza al rialzo con crescite del 17% in termini di volume e del 20% a valore, per un totale di 205.474 tonnellate e 138 milioni di euro. Sono questi in sintesi gli ultimi dati rilasciati dalla Direzione generale delle dogane spagnola. In particolare, il calo delle esportazioni è da ricondursi alla brusca frenata delle spedizioni di frutta, in calo del 9,5% a volume (per un totale di 695.321 tonnellate) e del 9% a valore (568 milioni di euro), soprattutto a causa delle performance negative di cachi e agrumi.

L’export di ortaggi, invece, ha segnato un aumento del 9,6% a volume, andando così a toccare le 544.386 tonnellate, e del 7% a valore, per un totale di 428,6 milioni di euro. I migliori risultati sono relativi all’export di cetrioli in crescita del 9% (98.299 tonnellate), lattuga (+8%, pari a 86.598 tonnellate) e peperoni (+1%, pari a 71.482 tonnellate). In controtendenza le spedizioni di pomodoro, scese del 13% a 85.795 tonnellate.

Da gennaio a novembre 2014, le esportazioni di frutta e verdura sono diminuite dell’1% in termini di valore rispetto allo stesso periodo del 2013, per un totale pari a 9.307 milioni di euro mentre a volume è stato registrato un aumento del 2%, per un totale di 10,6 milioni di tonnellate. L’export di ortaggi è stato di 4,3 milioni di tonnellate (+5%) per un valore di 3.734 milioni di euro (-1%) mentre quello di frutta di 6,2 milioni di tonnellate, per un valore pari a 5.572 milioni di euro (-1%).

In termini di importazioni, nel mese di novembre 2014 il comparto degli ortaggi ha fatto registrare un aumento del 21% in termini di volume, per un totale di 103.588 tonnellate, e del 5% in termini di valore, raggiungendo i 48 milioni di euro. Da segnalare però l’andamento in controtendenza della patata, in calo dell’1% per un totale di 56.033 tonnellate. Le importazioni di frutta sono aumentate anno su anno del 13% a volume, per un totale di 101.866 tonnellate, e del 31% a valore, portandosi a 90,1 milioni di euro. Oltre all’aumento degli acquisti di banane e ananas, tra i frutti maggiormente importati dalla Spagna nel mese di novembre è da segnalare il melone (+14,5%, per un totale di 9.208 tonnellate), i kiwi (+36%, per un totale di 8.185 tonnellate), mango e guava (+17%, pari a 3.108 tons) e avocado (+26%, 2.276 tonnellate). Nel periodo gennaio-novembre 2014, le importazioni di frutta e verdura della Spagna sono cresciute del 6% a volume rispetto allo stesso periodo del 2013, per un totale di 2,2 milioni di tonnellate, e 3% a valore, per un totale di 1.529 milioni di euro. Nello stesso periodo le importazione di ortaggi sono state pari a 1 milione di tonnellate (+3%) corrispondenti a 469 milioni di euro (-4%) mentre quelle di frutta sono state di 1,2 milioni di tonnellate (+8%) per un valore di 1.060 milioni di euro, in aumento del 6%.

Secondo l’associazione di produttori/esportatori spagnola, l’andamento negativo dell’export – in netto contrasto con l’aumento delle importazioni – conferma la necessità di correggere gli svantaggi competitivi presenti all’interno dell’Unione Europea, mercato di sbocco naturale per il comparto ortofrutticolo spagnolo, nonché di migliorare l’apertura verso nuove destinazioni per compensare la perdita del mercato russo. (c.b.)

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