CLEMENTINE COLPITE DAL GELO, ELEUTERI (AOP ARMONIA): “LINEA PREMIUM SOSPESA”

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Per le clementine calabresi si profila una stagione difficile. Ad affermarlo è Marco Eleuteri (nella foto mentre controlla un agrumento a inizio stagione), direttore commerciale dell’Aop Armonia di Battipaglia (Salerno), associazione con soci anche in Calabria. Il clima, ancora una volta, è stato il principale artefice dell’esito di un’annata finora assai complicata.

Il tempo mite di inizio campagna ha influenzato negativamente i consumi e di conseguenza le vendite. Poi la gelata del 31 dicembre nel centro-sud Italia e nell’area jonica in particolare, compresa la piana di Sibari, che da sola rappresenta tre quarti della produzione di clementine italiane.

“Il gelo ha costretto ad una chiusura nettamente anticipata della stagione per la clementina comune. Si parla di un mese prima”, spiega Eleuteri. “Se di solito, infatti, la conclusione della raccolta era a inizio febbraio, quest’anno siamo stati costretti a terminare a inizio gennaio a causa del freddo intenso che ha influenzato tutta la campagna”.

Fino a fine dicembre le cose stavano procedendo anche piuttosto bene. “Prevedevamo un aumento dei volumi del 20%”, dichiara Eleuteri. Come Aop Armonia le previsioni parlavano di circa 7 mila tonnellate per la stagione 2014-2015. Invece a causa del gelo si arriverà a 6 mila tonnellate”. Di questi volumi il 20% è rappresentato dalla linea premium, venduta con il brand “Dolce Clementina”. La gelata dell’ultimo dell’anno ha compromesso il raccolto e la qualità dei prodotti. L’Aop ha così deciso a inizio gennaio di bloccare le vendite di prodotto di fascia alta proprio per mancanza di merce di alta qualità.

“Purtroppo questa scelta obbligata si è tramutata in un ulteriore vantaggio per i concorrenti, in particolar modo la Spagna”, sottolinea il manager dell’Aop campana, che pensa già al futuro. “Abbiamo in progetto di estendere il calendario produttivo attraverso una riduzione del peso della varietà comune di clementine proseguendo sulla linea della diversificazione e innovazione varietale, già peraltro tracciata”.

Tornando all’annata in corso, nonostante le difficoltà riscontrate finora, la risposta dell’export è stata positiva, raggiungendo il 20% circa del venduto. “Abbiamo implementato le esportazioni, in particolar modo della linea Premium che viene esportata per il 40%. Gli spazi per rilanciare sul comparto insomma ci sono”. (e.z.)

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