Per la stagione 2014-2015, seppur un po’ sotto le prime stime, i volumi del consorzio La Trentina sono in aumento, di circa il 15% sul 2013 e del 5% sulla media degli ultimi cinque anni. Si dovrebbero superare di poco le 60 mila tonnellate. Ad affermarlo al Corriere Ortofrutticolo il direttore Simone Pilati (nella foto).
Il 50% del prodotto viene esportato e distribuito in 40 Paesi. “La qualità del prodotto è elevata, grazie al colore, al buon calibro con un’alta presenza di prima categoria. Prevedo una lunga campagna commerciale in grado di coprire tutti e dodici i mesi dell’anno”. Qualche problema arriva dal fronte prezzi, “che sono stati spesso sotto pressione. Tuttavia ci sono i primi segnali di cambiamento – sottolinea il direttore de La Trentina. Sulla varietà Gala per esempio dopo agosto e settembre dove i players offrivano il prodotto a quotazioni molto basse, ora i prezzi si stanno progressivamente riassestando. Non ci sono più valori troppo bassi. Questo è un segnale importante che speriamo coinvolga un po’ alla volta anche le altre varietà”.
Positive comunque le vendite, “anche in Italia. I volumi in uscita ci sono – conferma Pilati. Vedremo se con l’inizio del 2015 il trend positivo verrà confermato dopo le difficoltà iniziali”. Un riferimento anche in questo caso all’embargo russo, “che ha inciso tantissimo più a livello emotivo e di conseguenza di aspettative di prezzo. Nei prossimi mesi vedremo come si evolveranno i flussi commerciali. Attendiamo a novembre come si muoverà la Polonia che quest’anno si preannuncia particolarmente aggressiva e che potrà giocare un ruolo importante negli equilibri commerciali”.
Pilati non vuole essere né pessimista né ottimista per il prosieguo della campagna: “Preferisco essere realista: so solo che abbiamo l’elevata qualità del prodotto e i canali commerciali giusti dove inviare la nostra merce. Le risorse a disposizione ci sono”. (e.z.)