EXPORT SEMPRE PIÙ STRATEGICO PER UNITEC. BENEDETTI: “ITALIA LENTA”

Condividi

La crescita di Unitec, continua, imperterrita. Il giro d’affari nel 2014 è previsto in ulteriore crescita a 62 milioni di euro, 12 in più rispetto al 2013, che già aveva visto un aumento del 25% sul 2012. Ben il 95% del fatturato è sviluppato all’estero, segnando un +5% rispetto all’anno scorso. L’incidenza dell’Italia, che pur si difende, è, di conseguenza, in calo.

“Il nostro Paese – sottolinea Angelo Benedetti (nella foto), presidente dell’azienda ravennate in occasione della presentazione delle novità tra le tecnologie Unitec – avrebbe bisogno di più macchinari specializzati nella selezione e processo di lavorazione dell’ortofrutta, sia per abbattere i costi sia per aumentare i ricavi. La tecnologia, fondamentale nel settore ortofrutticolo anche per innalzare la qualità della frutta, potrebbe essere un’arma vincente per le nostre imprese ma manca la volontà di essere rapidi e stare al passo con i tempi, con i cambiamenti. All’estero si aggiornano, corrono, noi siamo troppo lenti”. Anche per questo, ma non solo, l’estero rimane preponderante. Non tutti i Paesi sono uguali però. Se Spagna, Cile e altri grandi nazioni produttrici rimangono tra le aree strategiche, altri non danno garanzie.

Russia e Cina per esempio rimangono mercati molto difficili – spiega Benedetti. Secondo il presidente di Unitec nel Paese della Grande Muraglia vendere macchinari, e non solo, diventa oggi estremamente difficile. “In Cina avevano una filiale che però abbiamo chiuso. Lavorare là è troppo complesso. C’è una cultura molto diversa e lontana dalla nostra. Secondo uno studio risulta essere il paese meno affidabile, seguito, ahimé, proprio dall’Italia”.

Benedetti riprende inoltre il tema scottante delle fiere, a partire dal probabile spostamento del Macfrut da Cesena a Bologna. “Pur essendo molto legato alla città romagnola se vogliamo davvero un’internazionalizzazione della rassegna dobbiamo avere uno sguardo rivolto al mondo e non al nostro territorio”. E sull’argomento legato al rischio della frammentazione delle fiere – l’anno prossimo ci saranno tre manifestazioni visto che oltre al Macfrut esordiranno Fruit Innovation a Milano e Fruit Gourmet Expo a Verona – Benedetti commenta con una battuta. “Andiamo troppo in ordine sparso che mette in evidenza la povertà della creatività italiana. Un settore come quello dell’ortofrutta, ma non solo, non può permettersi tre fiere. Serve un unico appuntamento che sappia avere i numeri”.

Emanuele Zanini

 

Copyright su testo e foto utilizzabili solo citando la fonte www.corriereortofrutticolo.it

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE